GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

“A bit of beetle”, al Museo La Specola la mostra interattiva di WE RAD

L'esposizione realizzata con l'Università di Firenze presenta un modello 3D in grande scala del Maggiolino marmorizzato (polyphilla fullo), da poter personalizzare con video mapping: l'obiettivo è sensibilizzare il pubblico sul valore della biodiversità e della sostenibilità ambientale

da sx _ Bianca Borri (WERAD), David Caramello (UNIFI) e Matteo Chiti (WERAD)

da sx _ Bianca Borri (WERAD), David Caramello (UNIFI) e Matteo Chiti (WERAD)

Firenze, 21 gennaio 2025 - Arte e ambiente. Perché la perdita della biodiversità rappresenta una seria minaccia per l'equilibrio ecologico della terra e il suo patrimonio culturale: ed il Maggiolino marmorizzato (polyphylla fullo) è da sempre uno degli abitanti più antichi e affascinanti del nostro pianeta, con le sue screziature bianche marmoree ed un percorso evolutivo strettamente collegato alla conservazione dell'ecosistema. Ma nonostante il valore scientifico e le normative italiane ed internazionali, uno degli habitat più frequentati da questa specie - il Lungarno Vespucci - è stato distrutto. 

La mostra "A bit of beetle" - in programma dal 23 gennaio al 14 febbraio al Museo di Storia Naturale La Specola - nasce proprio dalla necessità di una rinnovata tutela del patrimonio naturale; l'esposizione, realizzata dalla società benefit WE RAD e dall'Università di Firenze, unisce design, tecnologia e creatività: il cuore del percorso - situato nell'aula polifunzionale del museo al piano terra - è costituito dall'installazione immersiva e interattiva di un modello 3D in grande scala - un metro di altezza - del Maggiolino marmorizzato.

I visitatori potranno interagire con l'opera in modo innovativo e coinvolgente attraverso un sistema di videomapping e controller digitali contenuti all'interno di una grande scatola entomologica interattiva che consentiranno di osservare le caratteristiche biologiche uniche del coleottero e cambiare i suoi colori: "Ogni habitat naturale distrutto e specie che si estingue è una sfida alla sostenibilità del nostro futuro - spiega Bianca Borri, fondatrice di WE RAD - Per questo abbiamo messo insieme creatività e competenza per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di proteggere questi preziosi ecosistemi per preservare la biodiversità e garantire un avvenire sostenibile alle prossime generazioni". 

A latere dell'installazione, sarà possibile osservare all'interno di alcune teche gli esemplari del maggiolino, dalle dimensioni variabili tra i 30 e 40 mm e noto per la colorazione marrone scuro con macchie bianche che si confonde facilmente con le foglie e i tronchi della vegetazione arborea e arbustiva dove predilige vivere: le sue larve contribuiscono alla decomposizione del materiale organico presente sul suolo, migliorandone la qualità attraverso il riciclo dei nutrienti.