Firenze, 21 gennaio 2025 - Arte e ambiente. Perché la perdita della biodiversità rappresenta una seria minaccia per l'equilibrio ecologico della terra e il suo patrimonio culturale: ed il Maggiolino marmorizzato (polyphylla fullo) è da sempre uno degli abitanti più antichi e affascinanti del nostro pianeta, con le sue screziature bianche marmoree ed un percorso evolutivo strettamente collegato alla conservazione dell'ecosistema. Ma nonostante il valore scientifico e le normative italiane ed internazionali, uno degli habitat più frequentati da questa specie - il Lungarno Vespucci - è stato distrutto.
La mostra "A bit of beetle" - in programma dal 23 gennaio al 14 febbraio al Museo di Storia Naturale La Specola - nasce proprio dalla necessità di una rinnovata tutela del patrimonio naturale; l'esposizione, realizzata dalla società benefit WE RAD e dall'Università di Firenze, unisce design, tecnologia e creatività: il cuore del percorso - situato nell'aula polifunzionale del museo al piano terra - è costituito dall'installazione immersiva e interattiva di un modello 3D in grande scala - un metro di altezza - del Maggiolino marmorizzato.
I visitatori potranno interagire con l'opera in modo innovativo e coinvolgente attraverso un sistema di videomapping e controller digitali contenuti all'interno di una grande scatola entomologica interattiva che consentiranno di osservare le caratteristiche biologiche uniche del coleottero e cambiare i suoi colori: "Ogni habitat naturale distrutto e specie che si estingue è una sfida alla sostenibilità del nostro futuro - spiega Bianca Borri, fondatrice di WE RAD - Per questo abbiamo messo insieme creatività e competenza per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di proteggere questi preziosi ecosistemi per preservare la biodiversità e garantire un avvenire sostenibile alle prossime generazioni".
A latere dell'installazione, sarà possibile osservare all'interno di alcune teche gli esemplari del maggiolino, dalle dimensioni variabili tra i 30 e 40 mm e noto per la colorazione marrone scuro con macchie bianche che si confonde facilmente con le foglie e i tronchi della vegetazione arborea e arbustiva dove predilige vivere: le sue larve contribuiscono alla decomposizione del materiale organico presente sul suolo, migliorandone la qualità attraverso il riciclo dei nutrienti.