Firenze, 20 luglio 2016 - Dal 23 settembre al 22 gennaio Palazzo Strozzi a Firenze ospita "Ai Weiwei. Libero" la prima grande retrospettiva italiana dedicata a uno dei più celebri e controversi artisti contemporanei, Ai Weiwei: una rassegna a cura di Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi.
L’artista invaderà Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata del palazzo, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina, che per la prima volta sarà utilizzato come un luogo espositivo unitario, permettendo all’artista di confrontarsi con un contesto ricco di sollecitazioni storiche e spunti architettonici.
In attesa della mostra di settembre è stato svelato il rendering di una nuova grande installazione dell’artista, realizzata grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che coinvolgerà due facciate dell’edificio rinascimentale: ventidue grandi gommoni di salvataggio arancioni saranno ancorati alle finestre di Palazzo Strozzi. Un progetto che porta l’attenzione sui destini dei profughi che ogni giorno rischiano la vita per arrivare in Europa attraversando il Mediterraneo. L’installazione intitolata Reframe (Nuova cornice) nasce dal personale coinvolgimento e impegno dell’artista come attivista sul fronte della crisi umanitaria dei rifugiati e rappresenta una grande occasione per Firenze per portare l’attenzione sul tema dell’immigrazione attraverso la cultura.
L’opera dà vita a un’insolita decorazione del palazzo rinascimentale, creando una nuova cornice, un nuovo punto di vista, in un forte contrasto visivo e culturale, su uno dei simboli della storia dell'arte occidentale. Ai Weiwei vuole scuotere le coscienze per ricordare la tragedia vissuta da coloro che intraprendono un viaggio disumano verso le coste europee in fuga dalle distruzioni e dalle guerre.
L’installazione si inserisce all’interno della mostra promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi con il sostegno di Comune di Firenze, Camera di Commercio di Firenze, Associazione Partners Palazzo Strozzi e Regione Toscana, ed è resa possibile grazie al supporto di Banca CR Firenze/Intesa Sanpaolo e alla collaborazione con Galleria Continua San Gimignano / Beijing / Le Moulins / Habana.
L'installazione di Ai Weiwei "serve a lanciare un messaggio: non dobbiamo rimanere indifferenti al dolore, dobbiamo insistere fino in fondo a chiamare tutta l'Europa a svolgere il ruolo di continente che costruisce progresso sviluppo libertà e pace e non si lascia dilaniare da razzismo e odio". Questo il commento del sindaco Dario Nardella nel corso della presentazione dell'installazione. "Questa è una denuncia di Ai Weiwei ma anche di Firenze - ha aggiunto - Firenze è la prima città dove per la prima volta nel mondo nel 1786 è stata cancellata la pena di morte; Firenze ha fatto grandi battaglie di libertà. I gommoni arancioni sono un modo di attirare attenzione di tutti verso tutte quelle donne e uomini che ogni giorno salvano vite nel Mediterraneo: militari, volontari forze dell'ordine, che fanno questo lavoro giorno dopo giorno".