
Il momento della presentazione del Comitato
Firenze, 10 marzo 2025– È stato lo storico Caffé Le Giubbe Rosse ad ospitare i sostenitori e gli aderenti al Comitato per il Bicentenario Collodiano, progetto creato per celebrare i 200 anni dalla nascita di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, avvenuta nel 1826. I membri hanno approvato la presidenza del Comitato ad Eugenio Giani, governatore della Regione Toscana, particolarmente coinvolto nell’iniziativa poiché originario di San Miniato Basso, vale a dire la località che fino a un secolo fa si chiamava Pinocchio (come attestato da antiche carte geografiche e documenti). La vicepresidenza è stata attribuita a Giuseppe Garbarino, incaricato di coordinare la promozione dei numerosi progetti sinteticamente esposti ai partecipanti, alcuni dei quali arrivati da fuori Firenze appositamente per l’occasione.
Tra i nomi dei presidenti onorari figurano il Marchese Lionardo Ginori Lisci, il Professor Giovanni Cipriani e, naturalmente, Paola Lorenzini, discendente di Ippolito, fratello del noto Carlo Lorenzini. Numerose associazioni toscane hanno già aderito al progetto, fra cui l’associazione “Pinocchio a Casa Sua”, “Pinocchio a i’ Pinocchio”, la Pro Loco di Sesto Fiorentino e altre realtà interessate alla valorizzazione dell’opera e della figura di Collodi. Nel corso della prima riunione, dedicata all’approvazione dello statuto, è stata discussa la linea progettuale: l’intento è quello di non fermarsi solo al personaggio di Pinocchio, ma di approfondire anche il Collodi giornalista, politico e umorista, dedicando spazio alla letteratura scolastica e a quella per ragazzi. Eugenio Giani ha offerto un’interessante inquadratura storica, sottolineando come Carlo Lorenzini debba essere rivalutato per l’importante patrimonio culturale che rappresenta. “Collodi – ha osservato il presidente – è stato un fiorentino del mondo, e lo stesso Pinocchio è un vero e proprio specchio del periodo storico in cui visse l’autore: i personaggi e i luoghi descritti sono infatti facilmente riconducibili a Firenze e dintorni, in particolare a San Miniato Basso”. Nel corso dell'iniziativa è stato anche ribadita l’infondatezza di alcune tesi secondo cui Collodi si sarebbe ispirato a luoghi di Parigi o Vienna, evidenziando che le radici del celebre burattino risiedono invece nella tradizione e nella cultura toscana.
Il Comitato per il Bicentenario Collodiano si prepara dunque a celebrare il 200° anniversario della nascita di uno degli autori italiani più noti nel panorama letterario mondiale, con iniziative che andranno oltre le avventure di Pinocchio, per riscoprire integralmente la figura di un intellettuale che ha saputo segnare la storia della letteratura per ragazzi e non solo.