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La professoressa Anita Norcini curatrice dell'evento alle Oblate “Artemisia Gentileschi: La pittora che si elevò oltre la violenza”
Firenze, 28 febbraio 2025 – Sabato 8 marzo alle 17, la Sala Storica della Biblioteca delle Oblate di Firenze ospiterà l’incontro “Artemisia Gentileschi: La pittora che si elevò oltre la violenza”, a cura della professoressa Anita Norcini. L’evento intende celebrare la figura di una delle più grandi artiste del Seicento, simbolo di emancipazione e resistenza in un’epoca segnata da profonde discriminazioni.
Nel corso della presentazione, la Professoressa Anita Tosi proporrà un ritratto intenso di Artemisia, riprendendo le parole che lei stessa ha voluto dedicare all’artista: “Artemisia Gentileschi è la prima donna-artista a ricevere il titolo di “pittora”. Riconoscimento che le venne attribuito proprio nel tempo in cui visse a Firenze (dal 1612 al 1620), dopo il drammatico processo di aggressione e stupro di cui fu vittima. A Firenze fu apprezzata dalla corte Granducale e, in particolare, da Cosimo II dei Medici e da sua madre Cristina di Lorena. Nelle sue opere è frequente il richiamo alla violenza subita; privilegia l’indirizzo realista espresso con la tecnica del chiaroscuro inaugurato da Caravaggio e che lei coniuga sempre alla sua evidente personalità e preparazione artistica. Le figure al femminile rivelano la sua immagine: la soavità del volto mostra quella costante di malinconia e turbamento”. L’iniziativa si inserisce all’interno del percorso “Si scrive Marzo, si legge Donna”, pensato per ricordare quanto l’arte abbia segnato la storia e l’affermazione di molte donne, spesso costrette a superare barriere sociali e violenze. L’appuntamento offrirà l’occasione di approfondire la complessa vicenda umana di Artemisia e la sua straordinaria eredità artistica, che ancora oggi affascina e commuove.