REDAZIONE FIRENZE

Capodimonte, l’omaggio di Giulia Mazzoni ad Artemisia Gentileschi

Domenica 24 novembre a Napoli il concerto alla vigilia della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”

Giulia Mazzini durante la sua esibizione in apertura della "Toscana delle Donne" (New Press Photo)

Giulia Mazzini durante la sua esibizione in apertura della "Toscana delle Donne" (New Press Photo)

Firenze, 23 novembre 2024 – Dopo il successo della sua esibizione in apertura de "Il tempo delle donne” al Teatro el Maggio Musicale Fiorentino, nuovo omaggio della compositrice e pianista toscana Giulia Mazzoni, ad Artemisia Gentileschi in un’iniziativa contro la violenza sulle donne. 

Infatti, alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, domenica 24 novembre alle ore 16, il Museo e Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, ospita Mazzoni per uno speciale concerto omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi e alla forza delle donne. Il programma si aprirà proprio con l'esecuzione speciale del brano 'Artemisia’ eseguito da Mazzoni.

Il Museo e Real Bosco di Capodimonte custodisce tre opere di Artemisia Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 - Napoli post agosto 1654): la 'Giuditta che decapita Oloferne’ (1612-1613) esposto nella nuova sala 62 detta 'dei capolavorì, l'Annunciazionè (1630) e la 'Giuditta e la Fantescà (1645-50) in sala 93. Come è noto la pittrice fu violentata a 17 anni da un amico del padre Orazio, l'artista Agostino Tassi che fu poi processato e condannato. Costretta a subire la tortura durante il processo per essere creduta, l'indomita passione artistica e la storia coraggiosa hanno fatto di questa straordinaria pittrice riscoperta dopo 400 anni, una icona per tutte le donne che lottano per i propri diritti e per affermarsi nella società. «Per Artemisia a Capodimonte è una proposta di grande qualità e suggestione in occasione di una celebrazione non rituale, quella del 25 novembre 'Giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne’, obiettivo che richiede crescita e impegno da parte di tutta la società - dichiara il direttore Eike Schmidt - Artemisia ha avuto come è noto un profondo rapporto con Napoli dove ha vissuto e lavorato a lungo, oggi il suo messaggio coraggioso torna contemporaneo nelle sale del museo grazie alla musica».

«Ringrazio il Direttore Schmidt per questo prestigioso invito e per la sua immensa sensibilità di fronte a un tema così importante. Artemisia Gentileschi è per me un faro di ispirazione e coraggio - dice Giulia Mazzoni - le sue opere, che narrano la forza e l'indipendenza delle donne con una profondità emozionale unica, mi hanno spinto a comporre un brano per pianoforte solo che è un inno alla lotta contro la violenza e i pregiudizi. Le mie esperienze sono profondamente intrecciate con quelle della Gentileschi; anch'io ho dovuto combattere contro pregiudizi e atteggiamenti violenti. Dopo una carriera internazionale, ho avuto l'onore di essere la prima compositrice e pianista donna ad aprire la stagione di un grande ente lirico italiano, un passo che spero ispiri altre artiste. Tuttavia, la strada verso la parità di genere nella musica è ancora lunga».