REDAZIONE FIRENZE

Carlo Conti si racconta: “Ero allo stadio quando Batistuta segnò l’ultima rete. Che emozione”

Il presentatore toscano ospite alla seconda puntata di ‘La Conferenza Stampa’ su RaiPlay

Carlo Conti

Firenze, 1 novembre 2023 – Carlo Conti è stato l’ospite della seconda puntata de “La Conferenza Stampa”, il programma che segue l’incontro di quattrocento giovani con personaggi dello spettacolo, dello sport e del giornalismo, in esclusiva su RaiPlay dal 1 novembre.

Tante le domande che i ragazzi, tutti tra i 14 e i 20 anni, hanno rivolto al conduttore alzando una mano dopo l’altra per scoprire curiosità su Sanremo, sulla squadra del cuore, sulla carriera, sulle amicizie più care e molto altro.

E da parte sua Carlo Conti si è raccontato nel programma di Giovanni Benincasa, realizzato con Francesco Mileto, Vittorio Simonelli, Giulio Somazzi. Davanti ai quattrocento ragazzi Carlo Conti ha intonato il coro preferito della Fiorentina, e ha ricordato: “Batigol è stato un grande campione che ci ha fatto godere. Ero allo stadio quando ha fatto l’ultimo gol con la Fiorentina. Entrò dentro la rete, rimase disteso dentro la porta commosso perché sapeva che quella sarebbe stata l’ultima partita per poi passare ad una squadra romana. É stato un grande campione che ha legato il suo cuore e la sua maglia a Firenze. Quindi gli diremo sempre grazie”. E poi il ricordo di Fabrizio Frizzi: «Con Fabrizio avevamo lo stesso modo di vivere il nostro mestiere e cioè con grande leggerezza. Anche se lui se la prendeva un po’ troppo, io invece lascio correre quando le cose non vanno bene. E anche in questo c’eravamo trovati. Lui scherzosamente mi chiamava “Babbo Carlo” perché lo consolavo quando qualcosa non andava. Per “Tale e Quale Show” lo chiamai la sera prima per chiedergli se gli andasse di farlo. E lui dopo averci pensato una notte mi rispose che ci saremmo divertiti insieme. E così è stato! Di Fabrizio ci sono tantissimi ricordi. Quando ho fatto Sanremo, lo avevo scelto per fare l’alternanza a “L’’Eredità” e giocavamo con le chiavi dello studio che passavano dalle mani dell’uno a quelle dell’altro. Fra tanti ricordi bellissimi della mia carriera quello più brutto però è stato proprio quando sono dovuto tornare a “L’Eredità”, in quello stesso studio, proprio quando Fabrizio è morto. Il gioco del passaggio delle chiavi mi ha permesso di riprendere “L’Eredità” anche se con molta fatica. Fabrizio era un grande, un uomo generosissimo, un signore, una persona straordinaria con una risata contagiosa». E non sono mancati i ricordi di Pieraccioni e Panariello: “Con Pieraccioni e Ceccherini abbiamo fatto insieme la cosa più importante della nostra carriera ovvero la gavetta. Oggi si tende a fare un reality e a diventare subito famosi. Ma la cosa più importante nella vita non è essere famosi ma fare bene il proprio mestiere. Per imparare bene il nostro lavoro abbiamo fatto tanta gavetta: tantissimi spettacoli, con pochi spettatori e con tanti spettatori. Una volta con Panariello abbiamo fatto uno spettacolo a Grosseto il cui incasso è stato inferiore alle multe che abbiamo preso per aver messo le macchine in divieto di sosta. Un’altra volta, sempre in provincia di Grosseto, abbiamo fatto uno spettacolo e c’erano solo sette spettatori in un teatro grandissimo e poi con loro siamo anche diventati amici. La sera dopo, in provincia di Pistoia, avevamo settemila persone davanti. E abbiamo fatto lo spettacolo per quelle settemila persone. E sapete come mai questa differenza? Perché i sette spettatori a teatro avevano pagato. Mentre per i settemila l’ingresso era gratis. Ma questo ci ha insegnato come far ridere e catturare l’attenzione di sette persone e come farlo per settemila. Ed è molto più difficile fare uno spettacolo per sole sette persone. E’ stata una serata che ricorderemo tutta la vita. Come molte altre, alcune raccontabili altre meno”. “La Conferenza Stampa” è una produzione Rai Contenuti Digitali e Transmediali, disponibile su RaiPlay al link https://www.raiplay.it/programmi/laconferenzastampa. Maurizio Costanzo