MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Claudio Baglioni, addio alla musica nel 2026: gli ultimi concerti in Toscana

Con l’opera show ‘aTuttoCuore’ sarà a febbraio a Firenze e Livorno, ed è già corsa ai biglietti

Claudio Baglioni (foto Ansa)

Claudio Baglioni (foto Ansa)

Firenze, 23 gennaio 2024 - Claudio Baglioni, dopo aver tagliato il traguardo di 60 anni di carriera, ha annunciato che terminerà la sua attività entro il 2026. "Mi ricordo ciò che diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti. "Terminerò la mia attività facendo una serie di progetti e mettendoli in atto, ma saranno tutti ultimi giri". E c’è grande attesa per gli ultimi concerti della sua carriera in Toscana. Baglioni emozionerà per l’ultima volta il pubblico a Firenze al Nelson Mandela Forum l’8, il 9 e il 10 febbraio, e sempre con l’opera show ‘AtuttoCuore’ sarà al Modigliani Forum di Livorno il 17 febbraio. Ed è già corsa ai biglietti, disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (info su www.friendsandpartners.it). “Chiamo il mio giro d’onore, chiamo 1000 giorni, vorrei cantare e suonare ancora per 1000 giorni e concedermi quello che fanno a volte proprio gli sportivi, quel giro in cui rallenti un po’ e finalmente passi tra le persone a goderti l’ultimo applauso, il fatto che insieme a tante di quelle persone hai costruito questo cammino. Mi ricordo una cosa che diceva mio padre, che dal ring si scende sempre quando si è vincenti, quando non si diventa dei pugili suonati, io vorrei restare più che un suonato un suonatore, sempre, il più possibile”. Con queste parole, sabato 20 gennaio a Milano, Baglioni ha annunciato la sua decisione di terminare la sua straordinaria carriera musicale tra 1000 giorni, entro la fine del 2026. Il 2024 celebra i sessanta anni di vita artistica: 60 anni dal primo palcoscenico, 60 anni suoi e del suo pubblico, 60 anni di piccole e grandi storie musicali e "aTuttoCuore" rappresenta il congedo definitivo dalle grandi arene indoor, il primo importante passo che segna l’inizio del countdown dell’addio alle scene. «In questo gran finale ci saranno una serie di progetti, tutti ultimi giri, ognuno dei quali non verrà ripetuto. Di primati ne ho conseguiti tanti. Molte cose le ho fatte per primo, ed è primo per vendite, nella storia del mercato italiano, un mio album: “La vita è adesso”. E ho pensato appunto che la vita è adesso. "aTuttoCuore" è lo spettacolo migliore che sono riuscito a portare in tutti questi anni nelle arene, all’aperto e al chiuso”. “Ho tagliato il traguardo di questi 60 anni, di questa gara, di questa impresa, e ho deciso di chiudere questa bellissima storia umana e musicale, piena di soddisfazioni. Devo tanto al destino, alla sorte, a tutte le persone che mi hanno accompagnato in questi anni e mi piacerebbe godermi senza affanni e con un ritmo più rilassato 1000 giorni di me con voi”. Tutto comincia nel 1964, quando Baglioni appena tredicenne, sale per la prima volta su un palco: partecipa a un concorso di voci nuove a Centocelle, dove vive a Roma, e canta il brano di Paul Anka “Ogni volta”. Sono i primissimi passi della carriera straordinaria dell’Artista che ha segnato indelebilmente la storia della musica del nostro Paese e che nel 2024, a 60 anni da quel 1964, sceglie di dare il suo saluto finale alle grandi arene indoor portando in scena "aTuttoCuore", la sua opera show più spettacolare e affascinante. Che l’opera show avesse il carisma della straordinarietà, si era già compreso dai 15 maxi-eventi che hanno appassionato il pubblico in alcuni tra i più grandi e prestigiosi spazi outdoor del Belpaese a partire da settembre del 2023: Stadio Centrale del Foro Italico di Roma, Arena di Verona, Velodromo Paolo Borsellino di Palermo­­ e Arena della Vittoria di Bari. In questo spettacolo epico e visionario – che ha dato anche il nome al brano uscito in radio e in digitale il 6 febbraio “A tutto cuore” (Sony Music), primo inedito dalla pubblicazione dell’album “In questa storia che è la mia” – energia e passione si fondono per creare l’armonia perfetta tra musica, canto, danza, spazio, suono, performance, costumi, movimenti scenici, giochi di luce e immagini tridimensionali. Il cuore, primo strumento di ogni essere umano, percussione essenziale per la vita stessa di ciascuno di noi, è al centro di questa rappresentazione, firmata per la direzione artistica e la regia teatrale da Giuliano Peparini. Maurizio Costanzo