Firenze, 9 febbraio 2024– Due giorni di cultura per l’Istituto geografico militare di Firenze, l’ente dell'Esercito Italiano che è punto di riferimento della cultura geografica a livello nazionale e internazionale. I locali dello storico ente, ospitati in via Cesare Battisti, infatti martedì hanno ospitato il convegno “Dati geospaziali, dall’acquisizione alla fruizione” organizzato da Autec-Geomatica (Associazione universitari di Topografia e Cartografia). Tra i partecipanti le principali istituzioni italiane che si occupano di dati geospaziali: Autec, Igm, Iim (Istituto idrografico della Marina militare), Agenzia delle Entrate, Coordinamento delle Regioni, Agid (Agenzia per l'Italia digitale), Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), Asi (Agenzia spaziale italiana), Tecne (società di ingegneria del Gruppo Autostrade per l'Italia), Sifet (Società italiana di Fotogrammetria e Topografia), Ait (Autorità idrica toscana), Gfoss.it (Associazione italiana per l'informazione geografica libera). L’iniziativa, spiegano dall’organizzazione, è stata un momento di “confronto tra mondo accademico, istituzioni e organizzazioni di settore, che ha permesso di esaminare gli aspetti più innovativi relativamente la gestione, l’acquisizione, la certificazione e l’interoperabilità dei dati geospaziali, con particolare attenzione alla fruibilità da parte della collettività”.
L’Igm ha partecipato poi ieri a un altro convegno: “Cefalonia riflessioni sulla memoria e sulla storia”, organizzato dall’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa in collaborazione con l’Istituto di Scienze militari aeronautiche, per valorizzare la tutela del culto della memoria. Sono intervenuti esperti delle vicende storiche e dei significati etici dell’evento, tra cui il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, lo storico militare generale ispettore capo Basilio Di Martino, il procuratore militare Marco De Paolis, il professor Carlo Palumbo, Il generale di Corpo d’Armata Massimo Panizzi e l’architetto Tiziano Zanisi. L’incontro ha analizzato sul piano storico e strategico la posizione dell’Italia durante i fatti di Cefalonia, prendendo in considerazione gli aspetti giuridici degli eventi alla luce del diritto internazionale; si è analizzato con spirito critico l’etica della scelta e il valore dell’associazionismo nel conservare e tramandare la memoria storica. Il capo dell’Ufficio per la tutela della cultura e della memoria della Difesa, il generale di divisone dei Carabinieri Diego Paulet, e il generale di Brigata aerea Giovanni Francesco Adamo, hanno portato i saluti istituzionali ai presenti sottolineando il tema centrale della conferenza, quello della scelta, unanime e convita, che i nostri soldati fecero a Cefalonia. “La stessa consapevole scelta che fanno oggi i nostri militari quando si impegnano con il giuramento a servire le istituzioni – ha detto il generale di divisone dei Carabinieri Diego Paulet –. Alle giovani generazioni, soprattutto in uniforme, è affidato il testimone della memoria affinché le condizioni storiche vissute possano sviluppare un dialogo di solidarietà tra i popoli”.
A rappresentare l’Igm, la sua massima autorità, il Generale di Corpo d'Armata Massimo Panizzi, che ha tenuto una breve ma avvincente lectio magistralis sull’etica della scelta di quei diecimila eroi italiani che decisero di dare la vita per la Patria e non cedettero al disonore di consegnare le armi. Sono seguiti gli applausi dei giovani studenti dell’istituto, i soldati di domani.
Carlo Casini