
Due targhe per ricordare Francesco Nuti e Mario D’Agata
Firenze, 18 marzo 2025 - Uno è stato un attore e regista molto amato, l’altro uno sportivo che ha primeggiato nel pugilato superando una invalidità che lo accompagnava dalla nascita. Sono Francesco Nuti e Mario D’Agata e presto avranno a Firenze due targhe che li ricorderanno nei luoghi dove abitarono. È quanto prevedono le delibere approvate dalla giunta comunale su proposta dell’assessora alla toponomastica Caterina Biti. Francesco Nuti non ha bisogno di presentazioni: attore, regista, produttore, scrittore, sceneggiatore e musicista nacque a Firenze il 17 maggio 1955 ma ancora ancora bambino si trasferì a Narnali, una frazione di Prato. Iniziò la sua carriera artistica ancora studente esibendosi come attore dilettante, alla fine degli anni ’70 divenne membro del trio cabarettistico dei Giancattivi con Alessandro Benvenuti e Athina Cenci. Con il trio partecipò a trasmissioni di successo e fece il suo esordio sul grande schermo. Nel 1982 abbandonò il trio per iniziare la carriera cinematografica prima come sceneggiatore e attore, poi anche come regista riscuotendo grande successo. Nel settembre 2006 rimase vittima di un incidente domestico che lo costrinse su una sedia a rotelle e incapace di parlare. Nel settembre 2016 fu ricoverato di nuovo in ospedale a seguito di una caduta. Morì a Roma il 12 giugno 2023. La targa sarà collocata sulla casa natale in via Sant’Antonino. Per quanto riguarda Mario D’Agata la delibera di giunta fa seguito alla mozione approvata prima dalla commissione consiliare cultura e sport e successivamente dal consiglio comunale che invitava l’Amministrazione a collocare una targa per ricordare il campione del mondo di pugilato, il secondo dopo Primo Carnera. Già individuato il luogo, la casa fiorentina dove D’Agata visse dal 1956 fino alla sua scomparsa avvenuta il 4 aprile 2009, in viale Aleardi. Mario D’Agata nacque con l’invalidità di sordità ad Arezzo il 29 maggio 1926. Appassionato di pugilato, nel 1950 diventò professionista. La federazione, in prima istanza, bocciò la sua richiesta perché venne accertato che D’Agata non percepiva il suono del gong ad inizio e fine ripresa ma con caparbietà, nel 1952, ottenne la licenza diventando il primo pugile sordo a competere a livelli professionistici. Mario D’agata diventò campione italiano dei pesi gallo nel 1953 e, successivamente, campione europeo e campione del mondo dei pesi gallo.