GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

E fu sera e fu mattina: la natura negli scatti di Valter Bernardeschi

La mostra in programma a Palazzo Medici Riccardi fino al 7 gennaio è ideata da Giovanni Passaniti e Valentina Zucchi in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze, Museo Geo Bruschi, Associazione Kairos e Fotografi del Levante Fiorentino

Davide e Golia, Tanzania, 2010

Davide e Golia, Tanzania, 2010

Firenze, 4 settembre 2024 - L'uomo fa parte del paesaggio, come la sua capacità di alterarlo. La scommessa di Valter Bernardeschi è che lo faccia verso il bene: da qui e dalla Lettera Enciclica di Papa Francesco "Laudato sì" comincia un viaggio antropologico, esistenziale e spirituale lungo i sentieri miracolosi del creato, battuti attraverso il linguaggio universale dell'arte. Si intitola "E fu sera e fu mattina" e non è una semplice mostra fotografica tra gli angoli più remoti del pianeta, ma un percorso visivo sospeso tra sogno e realtà, sublime e fragilità, trasformazione e bellezza eterna: un'avventura umana ed intellettuale che da contemplazione estetica ed estatica si fa concetto, racconto profondo della nostra presenza all'interno dell'ecosistema. 

Da una piccola cittadina sulle colline toscane alle riviste più autorevoli come National Geographic, Bell'Europa, Oasis e BBC Wildlife, l'obiettivo del fotografo pisano - vincitore nel 2013 e nel 2018 del prestigioso Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum of London - fa ora tappa a Palazzo Medici Riccardi, prima fermata di un treno itinerante che toccherà diversi comuni della Città Metropolitana di Firenze, promotrice dell'esposizione insieme a Museo Geo Bruschi, Associazione culturale Kairos e Associazione Fotografi del Levante Fiorentino

Stupore e meraviglia, tecnica impeccabile e delicata sensibilità, raccolti in un equilibrio mistico che attraverso luci, forme e colori vibranti esalta apparenza e complessità, fenomeno e noumeno: come l'imponenza dell'orso grizzly, intento a pescare un salmone dal fiume e simbolo di forza e perseveranza, oppure l'aquila maestosa dalla coda bianca che plana sul mare cristallino, in un gioco di riflessi che celebra l'armonia del creato. Risalendo sino alle origini della trasmissione della vita, con scatti che scrutano momenti intimi della vita animale, e i fili di ragnatele illuminate dai raggi del sole che si scompongono in un arcobaleno accecante di bagliori: la luce bianca tra Kronos e Kairos che solo l'Arte può immortalare.