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La presentazione del volume
Firenze, 1 marzo 2025 – C’è un mondo che gira intorno ai sistemi premiali, che vanta secoli di storia. Le onorificenze in particolare hanno origini antichissime legate a tradizioni cavalleresche, militari e religiose, tramandate in diverse forme fino ai giorni nostri. Sono passate da contesti nobiliari ed esclusivi, allo status di sistema premiale per i cittadini più meritevoli. Per saperne di più basta leggere il libro “Onori al Merito” di Enrico Passaro, che è un excursus storico-geografico sulle onorificenze cavalleresche.
Quest’opera che esplora a fondo il sistema onorifico italiano e internazionale, con particolare attenzione rivolta all’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), si è tenuta nella Sala Graziella Lonardi Buontempo del MAXXI. Una serata caratterizzata dalla partecipazione di numerosi esponenti di spicco delle istituzioni, sia tra i relatori che nel pubblico. A presentare il lavoro di Passaro c’erano Gianni Letta, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri durante i Governi Berlusconi, Ilva Sapora, già Capo del Cerimoniale di Stato alla Presidenza del Consiglio, il prefetto Francesco Tagliente, presidente della Fondazione Insigniti OMRI, ed Emanuela Bruni, reggente del Maxxi.
Moderatore della serata il giornalista Filippo Lucci, che ha saputo coinvolgere il pubblico, attraverso descrizioni, riflessioni e citazioni che hanno aiutato il pubblico ad avvertire il senso profondo dei valori del merito e del riconoscimento pubblico. La serata è iniziata col caloroso saluto della “padrona di casa” Emanuela Bruni, che con eleganza, professionalità e un pizzico di emozione ha aperto i lavori, salutando gli ospiti e il numeroso pubblico presente, dando testimonianza dell’impegno con cui il Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, da lei attualmente guidato, si fa promotore e recettore di iniziative di elevato spessore culturale tese alla valorizzazione di ideali e valori istituzionali. Il moderatore Lucci è entrato immediatamente nel vivo della serata dando lettura del messaggio che il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha voluto inviare a Enrico Passaro in occasione di questo evento.
Il messaggio del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni
In una lettera articolata e significativa la Presidente ha espresso il suo apprezzamento per l’opera dell’autore, sottolineando l’importanza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana come uno degli strumenti più nobili attraverso cui lo Stato riconosce le qualità e l’impegno delle persone. La Presidente Meloni ha testimoniato la determinazione del suo governo a perseguire la strada di mettere con maggiore vigore al centro il merito, riscoprendone il valore e ricordando come l’OMRI non debba essere visto come un semplice atto di protocollo, ma come un riconoscimento che incoraggia chi lo riceve a continuare a perseguire l’eccellenza.
In particolare, la Presidente Meloni ha affermato: “Conferire un’onorificenza è una scelta molto importante per rafforzare in chi viene insignito il sentimento di orgoglio per ciò che si è fatto, sottolineare il senso di appartenenza a qualcosa di più grande, stimolare chi riceve il riconoscimento a fare ancora di più e meglio. Un’onorificenza non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza.” In tal senso la Presidente Meloni si è dichiarata in piena sintonia con il messaggio centrale del libro di Passaro, aggiungendo: “L’onorificenza è un titolo che va meritato e guadagnato, non un titolo che non si nega a nessuno (…) credo che Il merito sia il più potente motore sociale di cui disponiamo. Lo Stato ha il compito di garantire a tutti le stesse possibilità nel punto di partenza, senza favoritismi o preclusioni, ma spetta alla singola persona dimostrare quanto è capace e quanto vale. Così come è dovere dello Stato riconoscere a chi si è reso degno di lode il valore che merita”.
Il contributo di Gianni Letta e la sua visione delle onorificenze OMRI
Gianni Letta, storico e più longevo Sottosegretario di Stato a Palazzo Chigi, è stato uno degli artefici principali della rivalutazione delle onorificenze OMRI. Il suo intervento è stato estremamente significativo e coinvolgente, con una vera e propria “Lectio Magistralis” sui valori dell’impegno, dell’etica e del rispetto nelle istituzioni. Ha sottolineato come il decoro e la dignità dei simboli repubblicani siano fondamentali per preservare e diffondere lo spirito di appartenenza alla comunità nazionale, contribuendo a rafforzare il legame tra i cittadini e le istituzioni. Ha ricordato quanto gli ultimi Presidenti della Repubblica, a partire da Carlo Azeglio Ciampi, si siano prodigati per instillare negli italiani la coscienza di una appartenenza consapevole alla vita e al progresso della nazione, iniziando proprio dal rispetto e dalla considerazione che si devono alla bandiera, all’inno nazionale e ai riti che si tengono all’Altare della Patria in occasione delle Feste nazionali civili. In questo contesto di consapevolezza e partecipazione, si colloca anche il significato etico delle onorificenze e dei riconoscimenti che lo Stato attribuisce ai cittadini meritevoli, in particolare per “benemerenze acquistate verso la Nazione nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell'economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte ai fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari”, come recita lo Statuto dell’OMRI.
Il ruolo della Fondazione Insigniti OMRI
Non a caso, al tavolo dei relatori erano seduti, oltre all’autore del libro, altre due delle figure di riferimento della Fondazione Insigniti OMRI, un’istituzione che si impegna con grande vigore per la valorizzazione del merito in Italia. Francesco Tagliente, Presidente della Fondazione, ha parlato dell’importanza delle onorificenze come mezzo per riconoscere il valore delle persone che si sono distinte per la loro professionalità e per i gesti che hanno avuto un impatto significativo nella nostra società. A sua volta, Ilva Sapora, Consigliere di Indirizzo della Fondazione, ha sottolineato il valore simbolico di questi riconoscimenti, che vanno oltre il semplice atto formale e costituiscono grande motivo di gratificazione, diventando strumento per ispirare ulteriori azioni virtuose.
La serata si è poi conclusa con una descrizione dei contenuti storici riportati nel libro, con particolare riferimento al dibattito parlamentare che nei primi anni del dopoguerra si sviluppò per varare una normativa che regolamentasse e desse dignità al nascente sistema onorifico repubblicano. Nel rivolgere, infine, un sentito ringraziamento verso tutti i partecipanti, Passaro ha sottolineato il privilegio di aver avuto l’opportunità di condividere con il pubblico e con gli ospiti presenti una riflessione così importante sul valore delle onorificenze e sul merito, in un momento in cui il nostro Paese ha bisogno di riaffermare questi principi fondamentali. Il pubblico, stipato fino alla fine e sempre attentissimo, ha seguito con grande interesse, facendo dell’evento un’occasione di riflessione collettiva sul futuro dell’Italia e sull’esigenza di riaffermare e valorizzare i valori profondi di una società che metta al centro la qualità, il merito, l’integrità e la solidarietà.
Maurizio Costanzo