Firenze, 16 gennaio 2019 - Hai quarant'anni e non riesci a trovare l’uomo giusto? Oppure hai perso il lavoro o devi rielaborare un lutto? La cura per te può essere tra le pagine di un libro. È un piccolo grande capolavoro quello realizzato dalla 35enne Elena Molini, che con la sua ‘Piccola farmacia letteraria’ è riuscita, con grazia, a colmare un vuoto. Lo dimostra il successo del suo progetto imprenditoriale che, a poco più di un mese dalla nascita, vede clienti anche da fuori regione. Per trovare sollievo, forza e speranza nei libri.
"Avendo lavorato in una grande catena di librerie, mi sono accorta che il 90% dei clienti chiedeva consigli in base al proprio stato emotivo", racconta Elena. Che ha dunque deciso di fare il grande salto.
A Gavinana, in via di Ripoli 7r, ecco la sua creatura. "Ingresso libero. Qui siete sempre i benvenuti, a due e quattro zampe". Già il cartello d’ingresso, con tre cuoricini rossi, dà la dimensione di uno spazio familiare. E in effetti con Elena ci si può confidare per trovare, attraverso i suoi suggerimenti, la miglior cura letteraria al nostro ‘male’.
Le pene d'amore si confermano il problema numero uno. A seguire, le crisi adolescenziali, la solitudine, il lavoro. Per chi fa più fatica a raccontare di sé, ecco la ‘legenda’ della farmacia. Dall’amore non corrisposto alla depressione, dallo stress alla maternità mancata, dalla crisi di mezza età all’insonnia. A ogni problema corrisponde un colore che il cliente può facilmente ricercare nel foglietto illustrativo di cui è fornito ogni volume. È lì che, come sui medicinali, si trovano le indicazioni, gli effetti collaterali e la posologia.
Una libreria che propone "soluzioni letterarie per problemi reali", presentando un catalogo ragionato, suddiviso tra sessanta categorie di stati d’animo e di malanni fisici. Ma non pensate che si viri solo sul negativo. Non mancano libri per chi vive il primo grande amore. E, ancora, volumi che possono rappresentare pillole d’energia per chi soffre di pigrizia cronica. "Ho voluto rivisitare l’aspetto del libro come opera d’arte", dice Elena. Così, se vi trovate ad affrontare una situazione ingestibile, ‘Dolore’ di Zeruya Shalev è quello che fa per voi. Se invece siete innamorati, eccovi servito ‘Sono un poeta, cara’ di Guido Catalano.
A ognuno il proprio testo. "Bellissimo poi che molti vengano da me proprio per riscoprire il piacere della lettura", si illumina Elena.