GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Florence Dance Festival, la Bohème di Marga Nativo accende Santa Maria Novella

Nel caratteristico palcoscenico circolare del Chiostro Maggiore, va in scena l'omaggio a Giacomo Puccini a cent'anni dalla scomparsa, su musiche originali di di Francesco Giubasso e la partecipazione straordinaria di Mayumi Kuroki

La Bohéme

La Bohéme

Firenze, 9 luglio 2024 - Una storia senza tempo e senza parole. L'amore tra il poeta Rodolfo e la fragile Mimì, la prematura morte di lei, la vita bohémien dei protagonisti: la Bohème di Giacomo Puccini è un dramma che non ha mai smesso di emozionare il pubblico di intere generazioni, come sa benissimo Marga Nativo, già prima ballerina étoile del Teatro Comunale di Firenze dal 1966 al 1987, ed oggi direttrice artistica insieme a Keith Ferrone della trentacinquesima edizione del Florence Dance Festival. Nata dalla disfida tra lo stesso Puccini e Ruggero Leoncavallo, l'opera - divisa in quattro quadri - si ispira al romanzo di Henry Murger "Scene della vita di Bohème", e venne rappresentata per la prima volta su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica nel 1896, al Teatro Regio di Torino. 

Oggi ricorrono cento anni dalla scomparsa del Maestro lucchese, così la grande coreografa di origini tunisine ha deciso di raccontare quella vicenda turbolenta di amicizie, amori e speranze che ruota attorno alle vite di un giovane gruppo di artisti bohémien parigini del XIX secolo in chiave contemporanea, attraverso il linguaggio del corpo e della danza: niente parole, quindi, ma solo la poesia del movimento scandito dalle musiche composte in esclusiva da Francesco Giubasso, che unisce la poetica di Debussy e Saint-Saens con le influenze di altri generi come il jazz waltz. 

La trasposizione - in scena domani sera sul caratteristico palcoscenico circolare del Chiostro Maggiore di Santa Maria Novella - è una produzione originale del Florence Dance Festival, che circonda il suo corpo di ballo - Niccolò Poggini, Paolo Rizzo, Giada Fini, Sofia Pierguidi, Ludovica Boni, Isabella Caruso, Giovanna Ciullo, Giulia Taccetti e Despoina Zorba - con un allestimento innovativo, in grado di restituire l'atmosfera parigina ottocentesca dove si muovono i personaggi. Ma non manca anche un'incursione nel mondo della lirica: merito della partecipazione straordinaria del soprano Mayumi Kuroki, direttrice del coro Pratolirica e con esperienze passate nella danza classica, che canterà il commovente atto finale della morte di Mimì.