REDAZIONE FIRENZE

Passione senza fine: il fotografo internazionale 95enne espone gli scatti realizzati nell’rsa

Firenze, la storia di Luciano Ricci. La sua mostra è una delle iniziative dell’8 marzo. Nella sua vita ha collaborato con Fellini, Monicelli e molti altri, ha fotografato, tra i tanti, Warhol, Callas, Gassman e Muti

Luciano Ricci mentre scatta foto nella rsa in cui è ospite. Da queste immagini nascerà una mostra (Fonte: gruppo Facebook Amici di Luciano Ricci)

Luciano Ricci mentre scatta foto nella rsa in cui è ospite. Da queste immagini nascerà una mostra (Fonte: gruppo Facebook Amici di Luciano Ricci)

Firenze, 6 marzo 2025 – Fotografo a 95 anni: e ora c’è una esposizione con i suoi lavori, lui che ha avuto una lunga carriera internazionale. Ma che non ha avuto sconti dalla vita, perdendo una gamba e un braccio da giovane a causa di una bomba. Nella sua vita ha collaborato con Fellini, Monicelli e molti altri, ha fotografato, tra i tanti, Warhol, Callas, Gassman e Muti, e per la festa della donna ritrae le anziane della Rsa La Mimosa di Campi Bisenzio (Firenze), in cui è ospite.

È l'iniziativa di Luciano Ricci per l'8 marzo. Franco Basaglia, allora giovane psichiatra determinato a chiudere i manicomi, gli affidò la documentazione fotografica di quei luoghi: con i suoi obiettivi è stato il primo a raccontare quella realtà.

Ha esposto alla Biblioteca Nazionale di Parigi (1971), al Museo d'Arte Moderna di New York (1974), ad Arles (1978), alla casa della Cultura di Pechino (1984), alla Galleria d'Arte Contemporanea di Sidney (1984), nelle Gallerie d'Arte Moderna di Colonia, Francoforte e Amburgo (1992-'93).

Oggi, spiega una nota, nonostante gli acciacchi, continua a fotografare. Per la festa della donna di sabato 8 marzo, saranno esposti nella residenza sanitaria assistita 20 scatti che ha fatto alle anziane ospiti della struttura e alle operatrici sociali.

Armato della sua macchina fotografica, non ha smesso di coltivare la grande passione della sua vita e, seduto sopra una carrozzina, ha immortalato molto donne che vivono quotidianamente l'Rsa campigiana. Tante le signore onorate di posare per Luciano.

Tra le caratteristiche del fotografo, il fatto che scatta con una mano soltanto visto che ha perso due arti (una gamba e un braccio) quando aveva 14 anni a causa di una bomba a mano tedesca che aveva raccolto da terra e con cui stava inavvertitamente giocando.

"Dopo che si è ritirato dal contesto internazionale, Luciano ha sempre continuato a fare fotografia sperimentando nuovi generi e nuove correnti - ha detto la moglie, la poetessa Maria Grazia Carraroli -. Adesso vive in Rsa date le sue condizioni di salute, mi dice sempre di sentirsi accolto, apprezza il clima caloroso e di rispetto nei suoi confronti. E poi può continuare ad usare la macchina fotografica, e questo per lui è molto importante".