OLGA MUGNAINI
Cultura e spettacoli

Galleria dell'Accademia, tornano le "Bizantine" con i capolavori del gotico

Riaprono le sale al pian terreno con nuovissimo impianto di climatizzazione e di illuminazione con le oper degli artisti precedenti o contemporanei a Giotto

Le sale rinnovate dell'Accademia

Firenze, 25 gennaio 2022  - Riaprono al pubblico le cosiddette “Bizantine“, le sale della Galleria dell’Accademia dedicate alla pittura del Duecento e del Trecento. Collocate al piano terra, ospitano tavole a fondo oro di maestri della pittura gotica fiorentina, precedenti o contemporanei a Giotto. Tra gli altri, sono esposti il Maestro della Maddalena, il Maestro della Santa Cecilia, Taddeo Gaddi, Bernardo Daddi, Andrea di Cione detto l’Orcagna e Pacino di Buonaguida. 

La chiusura di questi spazi riservati all’arte bizantina è servita a realizzare un nuovissimo impianto di climatizzazione e di illuminazione, che esalta ora l’allestimento completamente rinnovato anche nel colore scelto per le pareti.

«Finalmente, i grandi cantieri che ci hanno impegnato in questi anni per ammodernare e risanare la struttura della Galleria dell’Accademia - spiega il direttore, Cecilie Hollberg - si stanno per concludere una tappa dopo l’altra. Con le sale del Duecento e Trecento, un altro importante tassello si riannette al percorso espositivo. Le sale sono state oggetto di interventi volti al miglioramento microclimatico ed illuminotecnico, per valorizzare al massimo le opere pittoriche qui conservate. È stata l’occasione per rivedere anche l’allestimento e l’ordine dei dipinti, così come le pareti adesso di un verde, ispirato alle cromie dei capolavori ospitati in questi ambienti e in particolare a quello che troviamo nel bellissimo frammento dell’affresco di Giotto con la testa di pastore».

A Pacino di Buonaguida, straordinario pittore e miniaturista, è dedicata la sala centrale. Oltre al famoso Albero della Vita - appena rientrato dalla mostra al Bargello -, saranno nuovamente visibili altre tre importanti opere (tempera su tavola, datate 1305-1310) raffiguranti San Procolo, San Giovanni Evangelista e San Nicola che costituivano tre dei pannelli laterali di un polittico smembrato proveniente dalla chiesa di San Procolo. 

L’impianto di climatizzazione e di illuminazione è stato realizzato grazie al sostegno di Enel, che ha curato il progetto come sponsor. I lavori sono stati seguiti dal personale interno alla Galleria, l’architetto Claudia Gerola e la restauratrice Eleonora Pucci.