Firenze, 10 settembre 2024 - Due notti, un'alba. E' la Statua della Libertà che si staglia su un bosco fiorito il simbolo della settima edizione di "Genius Loci", la tre giorni di concerti, talk e performance - in programma dal 26 al 28 settembre - dedicata al fragile rapporto tra uomo e natura. Equilibrio, relazione, dialogo sullo sfondo dell'albero della vita: perché non vi può essere libertà senza rispetto dell'armonia del creato. Fede e cultura dialogano in uno dei luoghi di spiritualità, arte e memoria più affascinanti al mondo, la Basilica di Santa Croce, che apre le porte del Cenacolo, della Cappella dei Pazzi e del Secondo Chiostro ad un fitto calendario di appuntamenti ad ingresso gratuito con ospiti d'eccezione. Tredici eventi e quaranta artisti provenienti da sei nazioni sono i numeri di una rassegna in costante crescita: merito della sinergia proficua e consolidata tra la presidente dell'Opera di Santa Croce Cristina Acidini, il direttore generale di Controradio Marco Imponente, l'associazione Nottola di Minerva e l'assessorato alla cultura, che promuove l'iniziativa nell'ambito dell'Estate Fiorentina.
Il festival inaugura giovedì 26 su tre location in contemporanea: il Cenacolo ospita il convegno "Le forme del divino", il confronto moderato da Raffaele Palumbo sulla natura delle immagini sacre attraverso i secoli a cura della docente dell'Università per Stranieri di Perugia Giovanna Zucconi e il filosofo Sergio Givone, con letture di Marcello Sbigoli; a seguire, ecco lo spettacolo "W la fuga", in compagnia dei racconti del cronista sportivo e penna ufficiale del Giro d'Italia Marco Pastonesi, e il monologo di Mario Pirovano - ispirato alle ricerche del Premio Nobel Dario Fo - "Lu Santo Jullare Francesco", dedicato alla vita del santo in vista dell'ottocentesimo anniversario del Cantico delle creature.
Lo spazio del Secondo Chiostro sarà interamente monopolizzato dal sound di confine di Ruth Goller, che presenta il nuovo progetto "Skyllumina" al fianco di Emanuele Maniscalco alla batteria e le voci evocative di Lauren Kinsella e Alice Grant, e dal meglio del prog rock britannico interpretato dalla John Greaves Band, formata dall'iconico frontman gallese e da altri musicisti leggendari come il sassofonista Mel Collins, il chitarrista Jakko Jakszyk, la trombonista Annie Whitehead, il batterista francese Régis Boulard e l'astro nascente del piano Annie Barbazza. Emozioni e divertimento assicurati anche alla Cappella dei Pazzi, dove sono di scena in due sessioni consecutive gli Sliders, l'ensemble scatenato e scintillante di tre tromboni che attraversa blues, folk e contemporaneo.
Fragilità e paure, fede e ricerca del senso ultimo dell'esistenza sono i dilemmi esistenziali affrontati dai due talk che aprono la giornata di venerdì: "A piedi nudi sulla terra", con Folco Terzani e Sarah Savioli, letture di Giulia Cavallini e note di Ettore Bonafè, e "L'età fragile", basato sull'ultimo lavoro editoriale di Donatella di Pietrantonio, la voce narrante di Federica Miniati e le melodie del Meissa Duo. E poi ancora tanta musica dal vivo: se il Cenacolo ospita il percussionista Kalifa Kone, il griot gambiano Jabel Kanuteh e il percussionista italiano Marco Zanotti, il Secondo Chiostro unisce la scaletta eclettica e variegata di The Bass Gang - quattro eccellenze del contrabbasso nostrano - con la tradizione zingara alsaziana eseguita dal Maurizio Geri Swingtet e Maurizio Gori, uno dei clarinettisti più internazionalmente riconosciuti. Fino ai tre live successivi di Nazareno Caputo e Omar Cecchi, che animano la Cappella Pazzi con un set di soli strumenti a percussione, tra richiami colti ed arcaici e suggestioni del subcontinente indiano.
Come da tradizione, la chiusura del percorso è affidata sabato 28 al concerto all'alba, che quest'anno vede protagonista la splendida voce della cantante e trombettista spagnola Andrea Motis, sul palco insieme al chitarrista Josep Trever.