Firenze, 24 giugno 2017 - Un gruppo Facebook che è una bussola che orienta alla buona lettura. Una guida preziosa, pensata per i lettori, che cresce tutti i giorni nel numero degli iscritti e che ha toccato quota 61mila. L’idea è di Claudio Cantini, un fiorentino per la passione per i libri, che quattro anni fa ha pensato di creare il gruppo Facebook ‘Un libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri’.
Perché se entrare in libreria e comprare un libro, magari dopo aver letto la terza di copertina, è un attimo, ci sono libri bellissimi, di cui si è alla ricerca, che magari restano negli scaffali. Da qui l’idea di questo gruppo che si è dotato di un regolamento ben preciso proprio per rispondere al meglio al suo obiettivo: stare dalla parte del lettore. Una gestione puntuale e corretta, da parte di Claudio Cantini e dalla moderatrice Valentina Leoni, ha fatto sì che fosse sempre più seguito, tant’è che oggi conta ben 61mila iscritti da tutt’Italia, qualcuno anche dall’estero.
“Si è sviluppato pian piano con il passaparola – spiega Cantini - favorito da una gestione che vieta qualsiasi tipo di pubblicità. Abbiamo vietato infatti la pubblicazione di ogni tipo di link, ed è vietato anche condividere post, immagini, bandi di concorsi, video e articoli provenienti dal web o da altre pagine Facebook compresi i profili personali. Ognuno può solo scrivere di suo pugno quello che pensa di un libro o può chiedere informazioni. Altra cosa interessante, è possibile fare una ricerca, così da conoscere tutti i post che riguardano un determinato autore o un determinato libro. Sono vietate anche le promozioni e la pubblicità a eventi e iniziative di qualsiasi genere. E poi è vietato l’uso di toni offensivi, ma si deve usare ovviamente un linguaggio consono, pena l’essere esclusi”.
Il segreto di tale successo, secondo Cantini sta proprio in questo: evitare ogni pubblicità ed eliminare ogni cosa superflua: “Questo è un gruppo di lettori per i lettori, autori ed editori possono intervenire solo in qualità di lettori, ed è vietata l’auto-promozione”. Tra i tanti iscritti ci sono anche persone molto colte, ma “a nessuno è dato salire in cattedra, solo scrivere opinioni e dare consigli”. L’idea di fondo del gruppo è quello di orientare l’iscritto in base alle opinioni di altri lettori: “Leggere le recensioni ufficiali o sui blog non aiuta nella scelta di un libro – spiega Cantini – mentre l’opinione veritiera e realistica della gente comune, sì”.
Tra le decine di migliaia di iscritti: “La maggioranza sono donne. Ci sono anche molti insegnanti che a volte chiedono consigli sui libri da leggere in classe”. Anche i commenti sono vari: c’è chi si limita ad esprimere un breve apprezzamento su una data opera, chi invece finisce per generare discussioni approfondite e interessanti. Dunque, sul web e sui social si può fare cultura “anche se popolare e non specialistica”, e questa ne è una bella dimostrazione. Attivo 24 ore su 24, perché “c’è sempre qualcuno che scrive anche di notte”, Claudio Cantini è coadiuvato nella gestione dalla moderatrice Valentina Leoni. “Non esiste preclusione dal punto di vista del genere letterario. Ovviamente il romanzo va per la maggiore, ma sono tante le opinioni anche su saggi, gialli e classici”. La soddisfazione più grande? “Quando mi scrivono, e sono in tanti ad averlo fatto, che la vastità di proposte li ha spinti ad acquistare più libri. Perché vuol dire che, oltre a dare consigli, questo gruppo risulta utile anche alla divulgazione della lettura e della cultura”.