MICHELE BRANCALE
Cultura e spettacoli

I nonni, le badanti e gli occhi di un bambino

Da Alessandro Niero una filastrocca per leggere con più amore la vita degli altri

Alessandro Niero (foto di Antonello Serino, Met Ufficio Stampa)

Alessandro Niero (foto di Antonello Serino, Met Ufficio Stampa)

Firenze, 1 settembre 2024 - E’ possibile incontrare l’immigrazione con un po’ di amore? La discussione sullo ius scholae lo fa, finalmente, pensare.  “L’emigrazione per gli uccelli è naturale / ma non per le persone”: la filastrocca ‘Olga, una badante per amica’ di Alessandro Niero, con le illustrazioni di Elena Miele (ed. Valigie rosse), parte da un “nonno che si è rimesso / anche se non è più lo stesso” e descrive la scoperta dell’importanza di una badante da parte del nipotino. Sarebbe curioso sapere quanti italiani si sono innamorati di queste signore (e anche signori) che diventano spesso parte integrante delle nostre famiglie, un sostegno importante e non di rado risolutivo. Niero, docente di letteratura russa, poeta e traduttore, ha presentato recentemente il suo libro in Palazzo Medici Riccardi. Ha unito l’immaginario poetico dell’infanzia all’invecchiamento delle nostre latitudini e alle nuove energie di cui abbiamo bisogno.

Un altro modo per essere conseguente a quell’obiettivo che come poeta Niero ha indicato nel “redimere le parole silenziose, il verbo morto” del nostro tempo egoista e che ignora anche da dove può venire la propria salvezza. La presenza straniera, soprattutto femminile, sta divenendo sempre più indispensabile nelle nostre case, per sopperire alla mancanza di tempo e di attenzioni che ci costringe a trattare le relazioni familiari come obblighi domestici, e questo piccolo volume ci aiuta a riconsiderare le reciproche opportunità fornite da una condivisione solo inizialmente professionale, più sovente intima e ricca di vissuto.