Il 19 giugno alla Fondazione Rosselli presentazione di "Musei e relazioni internazionali"

Partecipano il presidente della Fondazione Rosselli Valdo Spini, le due autrici Serena Giusti e Camilla Pagani e il direttore degli Uffizi Simone Verde.

Valdo Spini

Valdo Spini

Firenze, 18 giugno 2024 - Il 19 giugno alla Fondazione Circolo Rosselli di Firenze (via degli Alfani 101R) alle ore 17.00 si terrà la presentazione del volume “Musei e Relazioni Internazionali”, pubblicato dalla casa editrice Pacini di Pisa. Oltre alla presenza delle due autrici, Serena Giusti e Camilla Pagani e di Valdo Spini, Presidente della Fondazione Circolo Rosselli, ci saranno Silvia Borsotti, Direttrice Musei di Fiesole e coordinatrice rete museale tematica “Musei di Tutti”; Arabella Natalini, direttrice scientifica del Museo degli Innocenti; Simone Verde, direttore delle Gallerie degli Uffizi e Filippo La Rosa, Ministro PLP, direttore centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana. Il libro infatti è stato realizzato dalla Fondazione Circolo Rosselli grazie al contributo della direzione generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e raccoglie le tematiche emerse durante la conferenza, organizzata dalla stessa Fondazione, che si è svolta a Firenze al Palazzo Incontri il 14 settembre 2023.

“Musei e relazioni internazionali” mette in luce come i musei hanno contribuito a forgiare la politica culturale e l’identità nazionale degli Stati, costruendo ponti culturali con altri Paesi e attivando varie forme di cooperazione. Il patrimonio culturale ed i musei stessi costituiscono perciò una straordinaria risorsa politica transnazionale. Il museo è di per sé una entità politica che come tale è stata soggetta a profonde trasformazioni assolvendo una molteplicità di crescenti funzioni. I musei sono luoghi di dibattito e di confronto dal colonialismo alle uguaglianze, dalla crisi ambientale a quella migratoria, dalla guerra al futuro che ci attende: sono luoghi fisici vivi e vivaci a volte anche di contestazione, di scontro-incontro e talvolta di riconciliazione.

Il libro approfondisce anche la funzione geopolitica dei musei, sia quando nutrono il soft power degli Stati che quando subiscono attacchi e distruzioni nell’ambito di conflitti e guerre. I musei come il patrimonio culturale sono anche alla base di processi di riconciliazione e peace-building. “La cultura è un diritto, uno dei presupposti per godere realmente delle libertà e in questo quadro la Fondazione stessa ha voluto sostenere questa ricerca”, ha spiegato Spini.