NICCOLO' GRAMIGNI
Cultura e spettacoli

A Firenze un incontro dedicato a Cesare Pavese

Si svolgerà il 5 ottobre alla Villa del Poggio Imperiale

Cesare Pavese

Cesare Pavese

Firenze, 4 ottobre 2024 - Per gli appuntamenti del dopo festival legato al Festival delle Associazioni Culturali Fiorentine, in programma fino al 26 ottobre con il contributo della Fondazione CRFirenze e del Cesvot e con Unicoop Firenze come sponsor tecnico, domani, sabato 5 ottobre (ore 16.30), la Villa del Poggio Imperiale di Firenze (piazzale del Poggio Imperiale) ospiterà la conferenza “Cesare Pavese poeta e scrittore tra i più grandi del Novecento tra memoria e modernità”. Coordinati da Leonardo Bucciardini del Liceo Statale Niccolò Machiavelli di Firenze, interverranno Giovanna Lo monaco dell'Università  degli Studi di Firenze e Daniele Piccini dell'Università per Stranieri di Perugia.

L’incontro, organizzato da Ideerranti, Fondazione il Fiore e Accademia Fiorentina Pro Arte, nasce dall’esigenza di tornare su un autore spesso dimenticato del Novecento, nella cui opera si trovano molti spunti di interesse anche per il presente, e che ha vissuto in un tempo particolarmente drammatico del secolo scorso. Si affronteranno aspetti legati alla produzione poetica, alla sua drammaticità e originalità per temi e stile, al rapporto dello scrittore con il mito classico, alla straordinaria ricchezza dei diari, scrittura di sé tra le più significative del nostro Novecento.   Al termine dell’incontro, si terrà il concerto del “Trio Cameristico Italiano” formato da Miriam Sadun, violino, Fabio Battistelli, clarinetto, Silvano Mazzoni, chitarra. Nel periodo “classico” (tra ‘700 e ‘800) il Trio con chitarra, nelle sue varie declinazioni, ha avuto un notevole rilievo, sia nella musica da concerto che nella cosiddetta “Hausmusik”, per la peculiarità timbrica che offre e per la possibilità di disporre di una tessitura sonora molto ampia pur senza richiedere la disponibilità di un pianoforte. Nel caso del trio flauto, viola e chitarra era prassi consolidata l’intercambiabilità del violino con il flauto e del clarinetto con la viola e questa è la scelta adottata dal Trio Cameristico Italiano, i cui componenti hanno unito in un  progetto oggi senz’altro raro le proprie esperienze in ambito cameristico.