REDAZIONE FIRENZE

La Madonna di via Pietrapiana di Donatello in lizza per vincere l'Oscar dell'arte

La preziosa terracotta autografa è in lizza per l'Apollo award

La Madonna di via Pietrapiana di Donatello

La Madonna di via Pietrapiana di Donatello

Firenze, 5 novembre 2024 - La Madonna di via Pietrapiana, terracotta di Donatello risalente al 1450-1455 circa (cm 86 x 64 x 12,5) acquistata dal Ministero della Cultura ed entrata a far parte della collezione del Museo Nazionale del Bargello all’inizio dello scorso novembre, è nella short list dei prestigiosi Apollo Awards 2024, gli “Oscar” della cultura organizzati dall’inglese Apollo Magazine, che tra le varie sezioni annovera anche quella per la migliore acquisizione al mondo dell’anno 2023. Il vincitore, scelto dalla giuria tra una rosa di 12 opere d’arte acquisite nel 2023 da importantissime istituzioni culturali internazionali come il Louvre e il Musée d’Orsay di Parigi, il Getty Museum di Los Angeles, la National Gallery e il Victoria and Albert Museum di Londra solo per citarne alcuni, verrà annunciato in occasione della cerimonia in programma a Londra il 21 novembre. Il Museo Nazionale del Bargello è l’unico museo italiano ad essere stato selezionato.   La Madonna di via Pietrapiana, unica opera autografa di Donatello rimasta di proprietà privata fino a tempi recenti, è stata acquistata dal Ministero della Cultura, assegnata alle collezioni del Museo Nazionale del Bargello (inv. 558 Sculture), e definitivamente allestita nel prestigioso Salone di Donatello, l’ambiente monumentale che ospita i capisaldi dello scultore, nel novembre 2023 (temporaneamente visibile nelle sale mostre al piano terra, per via dei lavori di allestimento al Salone di Donatello). Il Bargello è infatti l’unico museo al mondo in cui è possibile seguire l’evoluzione di questa tipologia di rilievo peculiarmente fiorentina, grazie anche agli esempi illustri e di altissimo livello artistico di Luca della Robbia, di Michelozzo e Desiderio da Settignano, per citarne soltanto alcuni, e che ebbe avvio proprio dalle Madonne plasmate da Donatello.   Il rilievo, originariamente collocato in un tabernacolo sulla facciata dell’edificio al numero 38 di Via Pietrapiana, all’angolo con Via de’ Pepi, a Firenze, è stata acquistata dal Ministero esercitando il diritto di prelazione, per una cifra pari a € 1.200.000 ed è entrata nella collezione esattamente un anno fa. Opera centrale dell’antica Firenze pubblica, collocata per secoli a poche centinaia di metri dal Museo Nazionale del Bargello, ebbe grande fortuna ai suoi tempi, tanto che dall’originale furono derivate numerose copie, oggi conservate a Londra, a Berlino, e in altre città rispetto alle quali, però, la terracotta fiorentina si distingue per la qualità del modellato.   La Madonna di via Pietrapiana è stata riconosciuta come autografa nel 1986 da Charles Avery e ritenuta tale anche dalla critica successiva. Nello stesso 1986 fu esposta alla mostra Donatello e i suoi. Scultura fiorentina del primo Rinascimento (a cura di Alan Phipps Darr e Giorgio Bonsanti) al Forte Belvedere. L’opera è stata esposta una prima volta al Museo Nazionale del Bargello nel 2009, in occasione della mostra I Grandi bronzi del Battistero. Giovan Francesco Rustici e Leonardo, a cura di Tommaso Mozzati, Beatrice Paolozzi Strozzi e Philippe Sénéchal, e nuovamente al Bargello nel 2022 in occasione della mostra Donatello, il Rinascimento a cura di Francesco Caglioti (con la quale il Museo del Bargello e Palazzo Strozzi avevano già vinto l’Apollo Award 2022 per la miglior mostra), prima di entrare definitivamente in collezione alla fine del 2023.