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Mario Luzi
Firenze, 7 febbraio 2025 - Sono trascorsi vent’anni dalla scomparsa di Mario Luzi, morto la mattina del 28 febbraio 2005. In occasione di questo importante anniversario, Firenze si prepara a rendergli omaggio con eventi volti a ricordare la bellezza dell’amicizia legata al grande Poeta e, soprattutto, per ascoltare di nuovo la sua voce attraverso i versi che continuano a mantenere viva la sua presenza.
Omaggio a Mario Luzi: 20 anni dalla scomparsa
18 febbraio alle 17, il primo degli eventi si terrà al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” con il titolo "Il linguaggio della poesia diventa dialogo". Parteciperanno la poetessa Caterina Trombetti, Roberto Mosi, Annalisa Macchia e Silvia Ranzi. Letture di Filippo Frittelli, accompagnato all'arpa celtica da Annamaria De Vito. Gli interventi saranno coordinati da Giuseppe Baldassarre.
28 febbraio, nel giorno esatto in cui ricorre l’anniversario della morte di Luzi, avrà luogo la seconda iniziativa presso Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati di piazza Duomo.
1 marzo alle ore 16, il terzo appuntamento si svolgerà nella Biblioteca “Mario Luzi” di Bellariva, intitolata proprio al poeta che in quella zona aveva la sua abitazione.
Il significato dell'anniversario secondo Caterina Trombetti
La poetessa Caterina Trombetti, promotrice di queste iniziative, sottolinea il valore dell'anniversario: “In tutti questi anni ho cercato sempre di organizzare un evento per tenere viva la sua memoria, perché è troppo facile dimenticare. Mario Luzi ha speso la sua vita per arricchire il pensiero di tutti. È importante che sia ricordato ed ho cercato di farlo. I suoi versi ce lo rendono sempre presente, ci permettono di assorbire la forza della sua parola e questi tre giorni in suo onore saranno l’occasione per ascoltare di nuovo il suo pensiero, attraverso la sua poesia e i messaggi che essa ci lascia.”
Riprendendo le preoccupazioni che Luzi aveva espresso riguardo all’avvenire della civiltà, Trombetti aggiunge: “La sua preoccupazione per il futuro dell’uomo gli faceva dire che c’è il rischio che possa esserci in futuro un’altra specie umana senza umanità. La stessa tecnologia, senz’altro prodigiosa, se è senza regole, rischia di rendere possibile una umanità senza humanitas.”
Segue ricordando la sua costante opposizione ai conflitti: “A proposito della guerra, egli aveva dichiarato che si tratta di una palese regressione della civiltà, che credevamo evoluta. L’anacronismo della guerra come prosecuzione della politica è divenuto clamoroso, plateale. Di questo passo si torna indietro di un bel po’ nel cammino civile del mondo.”
In questi vent’anni dalla morte di Mario Luzi sono stati molti gli eventi organizzati per onorarne la memoria, ma questa ricorrenza acquista un significato particolare, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti e delle incertezze che segnano il nostro tempo. “Sarà importante il nostro ricordo – conclude Trombetti – perché, attraverso la sua poesia, potremo nuovamente entrare in contatto con una voce che non ci ha mai davvero lasciato. Ascoltare Mario Luzi, oggi, significa anche riflettere su quanto sia necessario ritrovare il senso profondo dell’umanità, quella humanitas che lui temeva potesse un giorno andare perduta.”
Caterina Ceccuti