
Montserrat Caballè
Firenze, 6 ottobre 2018 - Una voce divina che ha incantato i teatri di tutto il mondo. La morte della soprano spagnola Montsterrat Caballé lascia nel dolore il mondo culturale internazionale. Anche Firenze è colpita dal lutto, visto che proprio nel capoluogo toscano la cantante lirica esordì nel 1967. "Una regina davvero al di là dei ruoli che ha affrontato, una delle più belle voci mai ascoltate", dice il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Cristiano Chiarot. Caballé debuttò a Firenze nel '67 nel 'Pirata' di Bellini.
"La conobbi a Venezia - ricorda Chiarot - quando cantò nel 'Roberto Devereux', per me un ricordo indelebile della grande diva che era, capace di calcare i palcoscenici di tutto il mondo con un repertorio quasi sconfinato. Successi strepitosi a testa alta e qualche intoppo come quello famoso quando alla Scala la regina Caballè fu fischiata in 'Anna Bolena' a causa di una indisposizione. Nulla intaccò il suo essere grande anzi grandissima".
"Firenze può vantarsi e onorarsi di averla ospitata sul glorioso palcoscenico del Maggio - prosegue Chiarot - nel suo primo ruolo da protagonista in Italia nel 'Pirata' nel 1967 quando, dopo il successo ottenuto alla Carnegie Hall di NewYork, Montserrat Caballè divenne per tutto il mondo 'la' Caballè. Tuttavia il suo vero debutto è ancora fiorentino e anticipa il suo ruolo tra le Fanciulle Fiore nel Parsifal del 60 alla Scala: a Firenze infatti si registra nel 1959 la sua presenza in una 'Arianna a Nasso' come Naiade".
"Al Maggio tornò poi nel Trovatore diretto da Schippers e il successo fu strepitoso e poi in due recital nel 77 e poi nell'88. Lei ne rideva e lo negava ma era diventata una vera e propria leggenda, una diva, una regina", conclude Chiarot.
IL RICORDO DI ZEFFIRELLI - "La perdita della Caballè segna la fine di un'epoca di grandissime cantanti. Montserrat è stata una tra le più grandi soprano dei nostri tempi. La sua dipartita mi addolora profondamente". Con queste parole il maestro Franco Zeffirelli ha commentato oggi la scomparsa della cantante catalana a Barcellona. Nell'ultimo mezzo secolo, ricorda una nota della Fondazione Zeffirelli, Montserrat Caballè e Franco Zeffirelli hanno collaborato in diverse produzioni memorabili.
Per la regia di Zeffirelli, accanto a Josè Carreras e a Renato Bruson la Caballè interpretò Amelia in una versione di 'Un ballo in maschera' di Giuseppe Verdi, che andò in scena alla Scala di Milano dal 13 febbraio 1975.
Meno di un anno dopo - il 28 gennaio 1976, sempre alla Scala - la coppia tornò a lavorare insieme: per il riallestimento della celebre Aida del 1963 diretta da Thomas Schippers, Zeffirelli collaborò con Montserrat Caballé e Carlo Bergonzi ottenendo un enorme successo. Infine, da ricordare pure l'ensemble Caballè-Pavarotti nella Tosca al Metropolitan di New York del 1985, sempre sotto la direzione di Franco Zeffirelli.