GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Black History Month: l'IED Firenze presenta la mostra di George Zogo

Nell'ambito della decima edizione della rassegna dedicata alle culture afrodiscendenti, l'ex Teatro dell'Oriuolo ospita una retrospettiva sull'artista camerunense arrivato a Firenze negli anni Sessanta, attraverso una rara selezione di opere, archivi personali e testimonianze.

George Zogo

George Zogo

Firenze, 10 febbraio 2025 - Arte e comunità. Alla ricerca di appartenenze e connessioni che possano generare sintesi culturali tra identità diverse. In due parole, George Zogo, l'artista camerunense arrivato a Firenze negli anni Sessanta che ha testimoniato con la sua vita e le proprie opere il potere della resilienza e della creatività, le radici e l'ibridazione. Lungo un percorso esistenziale e intellettuale che esce dall'isolamento dei paesi africani per intrecciare armoniosamente linguaggi e continenti, tanto da meritarsi una personale a Palazzo Strozzi nel 1976, l'inclusione nell'innovativa Transafricana a Bologna nel 2000 e prestigiosi riconoscimenti come il Premio Europeo Lorenzo il Magnifico e il Gonfalone d'Argento.

"George Zogo: Le Foule et l'Appel" è il titolo della retrospettiva curata dal Black History Month che si apre domani negli spazi dell'ex Teatro dell'Oriuolo: il titolo dell'esposizione, curata da Karen A. in collaborazione con gli studenti del Master in Curatorial Practice di IED Firenze, si ispira a quello di due dipinti dell'artista, ed evoca direttamente la relazione profonda tra la sua opera e le comunità a cui ha contribuito a dare forma. Il progetto è una narrazione che riguarda l'eredità culturale di un popolo e la capacità di trasformarsi e contaminarsi attraverso l'esperienza diasporica: le astrazioni pittoriche, i gioielli e le sculture composte di diversi materiali sono il corpus di una rara selezione di lavori, testimonianze e archivi personali che collegano passato, presente e futuro, celebrando la resistenza vitale di un'intera comunità. 

Amico del sindaco Giorgio La Pira, Zogo ha sempre rifiutato di essere schiacciato nell'esotismo di altri suoi colleghi, sottolineando viceversa il valore della memoria come invito all'azione e il potere dell'arte nella costruzione di ponti dialettici tra mondi e civiltà. Il vernissage - in programma a partire dalle 18 ad ingresso gratuito - sarà accompagnato dal dj set di Andrew Ndukuba, fondatore del leggendario hub culturale fiorentino Sahara Desert, ed oggi direttore del programma radiofonico su Antenna Tre dedicato a ritmi e melodie del continente africano.