GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Giovan Battista Foggini, il trionfo delle arti a Palazzo Medici Riccardi

In occasione del terzo centenario dalla morte, Città Metropolitana di Firenze e Fondazione MUS.E celebrano il genio dell'artista fiorentino con una selezione di oltre ottanta sculture, disegni e manufatti curata da Riccardo Spinelli e Valentina Zucchi

Giovan Battista Foggini

Giovan Battista Foggini

Firenze, 9 aprile 2025 - Maestria, originalità e virtuosismo. La sistemazione antiquaria del cortile quattrocentesco e la stuccatura della loggia terrena sul giardino, il prolungamento della facciata michelozziana e gli interventi per la Galleria degli Specchi e la contigua Biblioteca Riccardiana: basta attraversare le sale di Palazzo Medici Riccardi per rendersi conto quanto la prima residenza della famiglia Medici porti i segni della fantasia poliedrica ed inesauribile dello scultore e architetto Giovan Battista Foggini: il suo stile aulico e magniloquente, influenzato dall'arte romana, ha definito l'immagine tardo barocca della città alla fine del Seicento, aprendo la strada alle generazioni successive. 

In occasione del terzo centenario dalla morte, la Città Metropolitana di Firenze e Fondazione MUS.E celebrano la sua opera interdisciplinare di scultore granducale, artista di corte e direttore delle Manifatture di Galleria attraverso una selezione di oltre ottanta sculture, disegni e manufatti curata da Riccardo Spinelli e Valentina Zucchi. Un percorso "attento, puntuale e cronologicamente accurato" - come l'ha battezzato la sindaca Sara Funaro, presente stamani all'apertura della mostra - che offre uno sguardo nuovo e inedito sulla sua carriera, esplorando le sculture in marmo, bronzo e terracotta come l'attività di architetto e designer, l'influenza sulla statuaria monumentale e il ruolo svolto nella produzione di oggetti in pietre dure e metalli preziosi. 

L'allestimento di Luigi Cupellini, in equilibrio tra rigore storico e impatto scenografico, presenta opere provenienti dalle più prestigiose collezioni fiorentine ed internazionali - dalle Gallerie degli Uffizi ai Musei del Bargello, dal Louvre di Parigi al Minneapolis Institute of Arts, dal Bayerhisches Nationalmuseum di Monaco allo Staatliche Kunstsammlungen di Dresda - nell'ambito di una retrospettiva monografica che prende le mosse dagli studi giovanili del Foggini presso l'Accademia fondata da Cosimo III, con disegni e lavori in terracotta come "Il mito di Pigmalione" del 1673, la "Crocifissione con dolenti" modellata a Roma e poi fusa in bronzo a Firenze, la "Strage dei figli di Niobe" del 1674 e altri rilievi collocabili in quel periodo. 

Nella sezione dedicata alle sculture in bronzo, si possono ammirare numerosi bronzetti ispirati alla letteratura classica, accompagnati dalle loro derivazioni in cera, porcellana di Doccia, gesso e biscuit, e circondati sulle pareti da pagine in grande formato tratte dal Giornale del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi. Nelle altre sale, sono visibili due degli otto ritratti di Casa Medici scolpiti dall'artista per il cardinale Francesco Maria de' Medici - presenti in effige accanto all'immagine del cardinale Leopoldo - e i lavori di pregio usciti dalle Manifatture di Galleria, come il celebre Tavolo intarsiato in pietre dure di Palazzo Pitti e una serie di sontuosi reliquiari in bronzo, ebano e argento. 

Il corpus "L'Antico e il Re Sole" ricostruisce il nucleo di commissioni ricevute da Luigi XIV di Francia, da "L'Arrotino" e "Il Cinghiale", inviate a Versailles nel 1684, alla versione in porcellana del "Laocoonte", derivato dalla copia del gruppo antico scolpita da Baccio Bandinelli; in coda all'esposizione, ecco alcuni capolavori provenienti direttamente dalle Botteghe di Galleria - a partire dalla magnifica cassetta intarsiata del Minneapolis Institute of Art - ed integrati da testimonianze storiche inedite, come il quaderno di progetti e schizzi contenuto nel Giornale degli Uffizi e la corrispondenza di oltre cinquecento lettere del Carteggio fiorentino, conservato nella Biblioteca-Archivio del Seminario Maggiore. 

Accanto al percorso principale, saranno visitabili anche la Biblioteca Riccardiana e Moreniana, dove sono esposti antichi testi e manoscritti a stampa e alcuni disegni appartenenti al fondo Riccardi, e le Sale Fabiani, che ospitano la mostra fotografica "La Firenze di Foggini. Sguardi di Paolo Becherini", una suggestiva lettura in bianco e nero degli interventi dell'artista sul tessuto architettonico fiorentino.