GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

“Aspettando la bomba: l'Art Brut di Giovanni Galli” all'Accademia delle Arti del Disegno

La Nuova Tinaia rende omaggio al percorso trentennale dell'artista fiorentino con un'esposizione curata da Gustavo Giacosa nell'ambito delle celebrazioni per i cinquant'anni del Centro di attività espressive per pazienti psichiatrici.

da sx Giovanni Bettarini, Francesco Nocentini, Gustavo Giacosa, Enrico Sartoni

da sx Giovanni Bettarini, Francesco Nocentini, Gustavo Giacosa, Enrico Sartoni

Firenze, 6 febbraio 2025 - Un'esplosione di verità. E' un'esperienza di libertà e dissidenza, arte e cittadinanza che deflagra lungo trent'anni di attività l'alfabeto espressivo di Giovanni Galli, uno dei padri dell' Art Brut italiana: una dialettica continua e feconda tra l'esplorazione creativa del proprio io e la capacità di generare cambiamento verso l'esterno, a partire dall'esperienza "grezza" e autodidatta all'interno del centro "La Tinaia" di San Salvi, che celebra i cinquant'anni di attività. 

La mostra curata da Gustavo Giacosa  "Aspettando La Bomba. L'Art Brut di Giovanni Galli" - in programma da sabato 8 al 28 marzo nella Sala delle Esposizioni dell'Accademia delle Arti del Disegno - è un omaggio al suo estro puro e mai domo, alla ricerca pervicace di una cura per placare l'ansia, l'angoscia, la paura: un'opera radicale e controcorrente, affollata e irrequieta, dove segni antichi e contemporanei si depositano su una sintesi di disegni, collage e scrittura. 

Suddivisa in nuclei tematici, l'esposizione è un fumetto di pagine animate attraverso lo sguardo voyeuristico dello spettatore, osservatore inaspettato di un pantheon di personaggi singolari - streghe sadiche, divinità egizie e indiane, extraterrestri e perfino un maialino dottorato in fisica nucleare - a cui contribuisce a dare voce e corpo: inesauribile affabulatore e costruttore di storie gravide di fantasia, il suo mondo è pervaso da un'incrollabile speranza nel cambiamento, un corpo pronto ad esplodere e rigenerarsi verso identità - sociali e di genere - sempre nuove. 

Al centro della sala, sono collocati due tavoli dove ritrovare una vasta selezione di testi che lo hanno ispirato sin dall'infanzia: disegni, libri, copertine di fumetti e romanzi - come quelle illustrate da Carlo Jacopo per i gialli Mondadori - costituiscono un corpus di riferimenti visivi e culturali che consentono ancora oggi a Giovanni Galli di sperimentare, infrangendo codici narrativi e pittorici. Una prospettiva, quella dell'artista, che il percorso approfondisce riproducendo su un lato della galleria la sua postazione nell'atelier "La Tinaia", un invito al pubblico ad immedesimarsi nell'atto creativo dell'autore completando con matite colorate la copia di un'opera e lasciando in fondo un commento all'elaborato. 

A latere della mostra, sabato mattina "La Nuova Tinaia" promuove presso la propria sede in Via San Salvi la tavola rotonda dal titolo "Giovanni Galli e l'Art Brut: la creazione dissidente" seguita da una visita guidata al Centro a cura di Maika Cavarretta, del direttivo dell'APS: al convegno, introdotto dai saluti dell'assessore alla cultura Giovanni Bettarini, la presidente dell'Accademia delle Arti e del Disegno Cristina Acidini e la presidente della Cooperativa Giovanni G. Di Vittorio, interverranno tra gli altri il curatore Gustavo Giacosa, la direttrice Collection de l'Art Brut di Losanna - dove l'esposizione si sposterà da giugno a novembre - Sarah Lombardi, il presidente de "La Nuova Tinaia" Francesco Nocentini, e lo storico dell'arte Antonio Natali.