GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Palazzo Vecchio, la mostra celebra l'anniversario di Cosimo I de' Medici e Giorgio Vasari

In occasione dei 450 anni dalla morte, l'esposizione curata da Carlo Francini e Valentina Zucchi racconta il rapporto tra l'artista e il Duca approfondendo la conoscenza della magnifica decorazione della Sala Grande di Palazzo Vecchio

La Sala Grande di Palazzo Vecchio

La Sala Grande di Palazzo Vecchio

Firenze, 17 dicembre 2024 - Era il 18 dicembre 1565 quando le nozze tra il principe Francesco I de' Medici e Giovanna d'Austria segnarono l'ingresso della Toscana nel novero delle nazioni europee, offrendo agli ospiti di quel ricevimento uno scenario visivo magnifico e trionfale: nella Sala Grande di Palazzo Vecchio, gremita di nobiluomini e gentildonne fiorentini, tedeschi e austriaci che assistevano allo spettacolo teatrale "Cofanaria" di Francesco d'Ambra, pendevano dal soffitto dodici grandi luci a guisa di corone, mentre le pareti lunghe erano ornate da dieci monumentali tele con vedute di città toscane, tagliate da luci e sfere di cristallo ricolme di acque di diversi colori. 

L'assetto definitivo delle pareti est e ovest venne completato solo un paio di anni dopo, accogliendo le sei grandiose scene militari riferite alle guerre contro Pisa e Siena, e si impone ancora oggi come simbolo eloquente del potere di Cosimo I de' Medici e del talento poliedrico dell' architetto Giorgio Vasari: approfondire il percorso che ha portato alla magnifica decorazione del Salone dei Cinquecento è l'ambizioso obiettivo della mostra curata da Carlo Francini e Valentina Zucchi in occasione del 450esimo anniversario della morte del Duca e dell'artista. L'esposizione, inaugurata dalla sindaca di Firenze Sara Funaro e dall'assessore alla cultura Giovanni Bettarini, è realizzata con il sostegno finanziario del "Fondo siti UNESCO e città creative" del Ministero del Turismo, e celebra la geniale fabbrica artistica diretta dal Vasari e composta da un'equipe multidisciplinare di artisti, manovali e artigiani. 

Perno del programma di rinnovamento per palazzo ducale commissionato da Cosimo I de' Medici, il progetto decorativo venne sviluppato con il contributo di Vincenzo Borghini e subì diverse variazioni in corso d'opera, come testimoniano le tre bozze elaborate in fasi successive e conservate presso l'Archivio di Stato e le Gallerie degli Uffizi; per l'occasione, le tre immagini sono presentate accanto ai disegni preparatori del soffitto e delle pareti, attribuiti alla mano vasariana: dalla Presa di Porta Camollia e la Battaglia di Marciano, riferiti agli affreschi per la guerra contro Siena, agli episodi raffiguranti Papa Eugenio IV che consegna la propria insegna ai Capitani di parte guelfa e Cosimo che studia la conquista di Siena. A sottolineare questo legame, anche la produzione video di Art Media Studio, che accosta le opere esposte alle tavole e ai dipinti presenti in sala.

Un corpus di opere arricchito da una serie di lettere preziose per comprendere la genesi dell'impresa e ricostruire la fitta rete di scambi e aggiornamenti, come il parere di Michelangelo del 1560 e il testo della missiva scritta dal Duca all'artista. Tra le testimonianze significative, in teca è presente anche una copia del giornale delle Fabbriche Medicee, che offre dettagli utili per conoscere le modalità - protagonisti, compensi, tempistiche - dei vari interventi. E' invece opera contemporanea di raffinato artigianato artistico l'omaggio dell'orafo Paolo Penko alla figura di Giorgio Vasari, ricordato in una delle sale che costituivano gli appartamenti di Cosimo I attraverso la replica della catena e della medaglia donate dal Pontefice Pio V per ricompensarlo del suo lavoro in Vaticano.