Firenze, 9 giugno 2018 - Sono stati assegnati, in un Salone dei Cinquecento gremito, i prestigiosi riconoscimenti del 53° Premio Internazionale "Le Muse" alle personalità nazionali e internazionali più meritevoli nei loro ambiti professionali.
Giuliana Plastino Fiumicelli ha prima intervistato e poi consegnato i premi all’imprenditore Sergio Galbiati nel simbolo dell’Apollo Musagete; al poeta Pierangelo Scatena per la Musa Calliope, al filosofo e storico Giacomo Marramao per la Musa Clio, al pittore Luca Pignatelli nel simbolo della Musa Erato, al soprano Mietta Sighele nel simbolo della Musa Euterpe, all’attore Alessio Boni nel simbolo della Musa Melpomene, al direttore d’orchestra russo Michail Jurowski per la Musa Polimnia, alla professoressa Nicoletta Maraschio nel simbolo della Musa Talia, alla danzatrice Pompea Santoro nel simbolo della Musa Tersicore, a Stefano Grifoni, direttore del Pronto Soccorso di Careggi nel simbolo della Musa Urania.
Lo scenografo Gianni Quaranta è stato premiato nel simbolo della X Musa (Cinema), e il regista Leone Pompucci nel simbolo dell’XI Musa (Televisione). Sono diventati inoltre accademici dell’Accademia Internazionale Le Muse il fotografo d’arte Guido Argentini, la pittrice Maria Luisa Salvini e il presidente della Società di San Giovanni, Franco Puccioni.
Dopo gli squilli delle chiarine d’argento del Comune, e il saluto del presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, i premiati sono stati presentati e intervistati dalla fondatrice del premio, e a tutti loro è stato consegnato un bassorilievo bronzeo raffigurante le Muse dello scultore Salvadori e un diploma.
Assoluta eccellenza premiata nel simbolo della Musa Urania e dunque delle scienze, il dottor Stefano Grifoni, direttore del Pronto Soccorso di Careggi: “Mi fa molto piacere ricevere questo premio – spiega -. Io rappresento un gruppo di persone, che sono i miei medici e gli infermieri, che sono oggi qui con me, e con i quali abbiamo costruito un grande percorso frutto di grande passione e grande spirito di sacrificio, che ha portato a un’evoluzione della medicina d’urgenza con grandi risultati sia a livello nazionale che internazionale”.
Tra le personalità premiate il filosofo e storico Giacomo Marramao per la Musa Clio, che ha detto: “È un premio che gradisco particolarmente perché gli anni fondamentali della mia formazione filosofica hanno avuto luogo qui a Firenze. È l’occasione per ricordare che il nostro Paese ha un grande bisogno di saldare l’elemento della memoria: Clio è la musa della storia ma anche della filosofia, e la madre di tutte le muse è Mnemosine, divinità che personifica la memoria. Noi abbiamo bisogno di rigenerare due passioni, quella della memoria e quella del futuro. Se c’è un termine che manca oggi nella politica italiana è proprio il termine passione: abbiamo la protesta e la rabbia, ma proprio la passione non riusciamo ad innescarla nell’ambito della sfera pubblica e della politica. E io credo che Firenze abbia un notevole ruolo da giocare”.
Quella che si è svolta nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento, è stata dunque una grande festa in nome dell’arte, intesa sotto tutte le sue forme di creatività e di genio, dalla pittura alla letteratura, dal cinema al teatro. Sono infatti le «Muse» l’emblema del premio ideato e promosso negli anni da Giuliana Plastino Fiumicelli, attraverso il quale, da cinquantatré anni, vengono assegnati riconoscimenti alle personalità nazionali e internazionali più meritevoli nei loro ambiti professionali. Nel corso delle varie edizioni, sono stati insigniti del prestigioso premio, tra gli altri, Vittorio De Sica, Alberto Sordi, Henry Moore, Ingrid Bergman, Sophia Loren, Edoardo De Filippo, Salvatore Quasimodo. Anche quest’anno, per il 53° Premio Internazionale «Le Muse», nomi illustri nel campo delle lettere, arti, scienze, cinema e televisione sono stati premiati nel corso della cerimonia solenne cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani: "Si tratta di un premio tra i più prestigiosi – ha ricordato ieri in occasione della presentazione dell’iniziativa a palazzo del Pegaso – definito non a caso il premio Nobel di Firenze per la cultura".
La fondatrice Giuliana Plastino Fiumicelli, ancora oggi animatrice dell’Accademia Le Muse, ha ripercorso storia e grandi protagonisti del premio che ha il patrocino di Regione, Comune e Club Amici delle Muse: "Abbiamo dato vita al riconoscimento con il sostegno dell’allora sindaco La Pira. Oggi come cinquantatrè anni fa, sono premiati nomi importanti, uomini e donne che con le loro capacità e la loro bravura portano lustro ai loro Paesi. Firenze, culla e faro della cultura nel mondo, accoglie letterati, scienziati, artisti, mostrando le sue eterne bellezze".