REDAZIONE FIRENZE

Firenze, poeti in erba nel nome di Mario Luzi / I vincitori

La cerimonia si è svolta a Firenze nella Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate, tra gli organizzatori del concorso “La Nazione”

Mario Luzi

Firenze, 2 marzo 2022 – Si è svolta nella mattianata di ieri 1 marzo, alla Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate, alla presenza dell’Assessore all’Educazione Sara Funaro e di Gianni Luzi, la cerimonia di premiazione del "Premio Firenze per Mario Luzi”.

Il premio, rivolto a tutti gli studenti della Toscana e giunto alla sua undicesima edizione, è organizzato dall’Assessorato all’Educazione del Comune di Firenze in collaborazione con “La Nazione”, la Casa Editrice Le Lettere e il Centro Studi Mario Luzi La Barca di Pienza. Finalmente il premio ha visto il ritorno in presenza degli studenti che, per l'occasione, sono arrivati da tutta la Toscana.

La giuria, presieduta da Marco Marchi, era composta da Elisabetta Biondi della SdrisciaElena Gori, Nicoletta Mainardi, Gloria Manghetti, Marco Menicacci e Giacomo Trinci.

 

Di seguito l'elenco delle poesie premiate nella competizione di questo anno:

1° premio Scuole Superiori

Amicizia botanica di Federico Spagna (Firenze, Liceo classico Michelangelo)

Se marcisco,

tu devi continuare

a infiorire.

Spaccala

quella roccia,

rompilo il bulbo

per occhieggiare

al mondo,

per ricevere la pioggia.

C’è il tuo calice

che brocca liquido:

tu non piegarti

se mi vedi erbaccia

e compost.

Ferma lo stelo, il brivido.

Stai su,

anche se un vento di minaccia

sfiora

il tuo

fragile da plantula.

Io mi tengo la voce strappata.

Trascoloro,

e ho le radici fredde.

Ma ricorda la missione

da capsula

del tempo,

quando sarai ibernata:

tu sarai perenne,

sempreverde.

 

 

1° premio Scuole Medie

L’albero di Emma Innocenti (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Si alzava un enorme albero

imponente come una montagna.

Dita nodose e nervose si intrufolano

nel terreno come ancore tra gli scogli.

Pieno di fiori di ogni colore

e singolari creature in turbini di giochi

nella rugiada.

Linfa scorre vivace nella corteccia

tenace, solchi come rughe aprono squarci d'aria.

Tra le fronde erbacee

lance di luce attraversano caleidoscopi verdi.

 

2° premio Scuole Superiori

Giostre del vento di Rachele Nigi (Firenze – Liceo classico Galilei)

C’è un caos, un via vai di gente

Ferma là davanti ad un semaforo rosso.

Aspetta di attraversare la strada della mia memoria

Passa svelta, testa china

Su strade striate di bianco,

Non lascia segno.

È un tempo che incalza, che non concede attenzione

In mezzo ad un turbine di vite,

di scie inconsistenti che si infrangono nel buio

di una esistenza smarrita.

Qua le stelle sono spente,

Oscurano il cielo di istanti privi di luce.

Emozioni appassite del mio tempo,

sradicate e rinchiuse in costruzioni e progetti razionali.

Io sono qua, sono seduta sul mio destino

e guardo, respiro

Chi mai sarò io tra i fantasmi?

Scrivo di un regno di nuvole,

I giorni mi sembrano meno vuoti da vivere.

Il regno delle giostre del vento e dei cavalli d’oro

delle fate metalliche e strillanti

Il mondo dei funamboli che scivolano sui fili

Come rugiada sulle ragnatele

Guardo il mondo attraverso un caleidoscopio,

sento i miei colori,

vivo in una teca di cristallo.

Mi lascio guardare e dimenticare

Non appassisco.

Io forse non esisto.

 

2° premio Scuole Medie

La notte di Rebecca Bandinelli (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Dall’alto vedo la notte,

fredda e scura, che accarezza i palazzi.

Quando lei passa le foglie tremano,

gli animali si rintanano

e gli incubi sprigionano tutto il loro male.

Di nero si dipingono le strade silenziose,

i cespugli nei parchi e

l’imponente cancello della scuola.

Sento il rumore delle onde del mare sbattersi contro gli scogli.

Sento il richiamo di un gufo, un ululo di un lupo.

Osservo le città spegnersi,

il vento soffiare muovendo le fronde degli alberi e

l’aria fredda entrare dagli spiragli delle finestre.

C’è solo buio, niente più.

Ma da questo cielo,

insieme alle altre stelle

guardo affascinata la vita durante la notte.

 

3° premio Scuole Superiori

All’amore di Giulia Coronato (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

E come la rosa

piegata dal dolore del cielo

ho pianto petali di piombo,

pesavano

sul cuore.

E ora sono fragile,

come lo sono

i poeti.

Ora ogni frase uno squarcio

ogni ricordo,

un inganno.

Restano sparsi frammenti

di cuore.

Aquilone lacerato,

non vola

baciato dalla pioggia.

Eppure, la tua risata

rimane il più bel fiore.

Continuerò

a sperare tu possa

sbocciare.

3° premio Scuole Medie

I Dinosauri di Andrea Tavella (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano)

Lucertole terribili, li chiamò Owen,

più che terribili, affascinanti.

Dai corazzati ai cornuti. Dai grandi predatori coi denti seghettati,

a quelli piccoli e veloci. Dai sauropodi, grandi come balenottere e pesanti decine di tonnellate, ai teropodi, grandi come un pollo.

Sappiamo che i dinosauri hanno dominato la Terra per milioni di anni.

E noi, esseri umani, così insignificanti,

sul pianeta da una manciata di millenni,

feriamo e oltraggiamo la Terra molto più dei giganti della preistoria.

 

SEGNALAZIONI

Sono il vetro rotto di Davide Agnelli (Firenze – Liceo classico Galilei)

Una notifica di Lara Bossio (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)

Gabbiano di Dania Ciampalini (Montevarchi, Arezzo – Liceo Varchi)

Mare di Adalasia del Balzo (Firenze – Lycée Hugo)

Il mio amico Carlo di Fabio Massimo Drago (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Nel letto di Azzurra Falciani (Firenze – Liceo classico Galilei)

Se io fossi di Andrea Federico (Firenze – Istituto comprensivo Le Cure, Scuola media)

Paura di Salvatore Festa (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

17 marzo 2020, sera di Viola Ghitti (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)

La vita è come un viaggio di Lavinia Giorgetti (Prato – Istituto d’istruzione superiore Livi)

Bivacco di Luca Guerrieri (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

E cosa siamo noi? di Marta Hendel (Firenze – Liceo classico Galilei)

Valigie di Ginevra Lollerini (Cecina, Livorno – Liceo classico Fermi)

Innocua morte di Giada Lorigiola (Firenze – Lycée Hugo)

La solidarietà di Margherita Marri (San Gimignano, Siena – Istituto comprensivo Folgore da San Gimignano)

Le nostre piante sono morte di Beatrice Nicastro (Firenze – Liceo classico Galilei)

Ti aspetto di Teresa Paoletti (Firenze – Liceo scientifico Castelnuovo)

Pittore di Bianca Puccianti (Firenze – Istituto comprensivo Puccini, Scuola media)

Serendipity di Carla Terzani (Firenze – Liceo scientifico Castelnuovo)

Spiegheremo le ali di Silvio Tulipano (Firenze – Scuola militare aeronautica Douhet)