MAURIZIO COSTANZO
Cultura e spettacoli

Scandicci, in scena ‘Bayadère, il regno delle ombre’ per la prima volta all’aperto

Il 18 giugno al Pomario del Castello dell’Acciaiolo per il festival Nutida

Bayadère

Bayadère

Firenze, 17 giugno 2024 - Prosegue la quinta edizione di Nutida Nuove danzatrici/ori, il festival di danza contemporanea nato a Scandicci che vede alla direzione artistica Cristina Bozzolini e Saverio Cona. Nell’ora che precede il tramonto, martedì 18 giugno alle ore 19 va in scena per la prima volta all’aperto Bayadère, il regno delle ombre, osannata coreografia di Michele di Stefano, artista premiato con il Leone d’argento alla Biennale 2014. Lo spettacolo del Nuovo Balletto di Toscana ha ricevuto il premio Danza&Danza come migliore produzione italiana del 2021. L’iconico balletto ottocentesco di Marius Petipa viene riscritto dal coreografo con gli strumenti della danza contemporanea e le ombre sono interpretate da un cast di 10 danzatori: Sofia Bonetti, Matteo Capetola, Carmine Catalano, Alice Catapano, Beatrice Ciattini, Matilde di Ciolo, Veronica Galdo, Aldo Nolli, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo. Bayadère è un balletto intriso di esotismo idealizzato, sia nella trama melodrammatica che nell’estetica dell’insieme. Nella tradizione la sua scena più celebre, il Regno delle Ombre, si presenta borderline al limite tra il reale e l’aldilà, dove le ombre che appaiono sono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono sono rituali. L’atto esprime una visione che esula dal contesto e che apre a un passaggio di puro movimento, astratto e lucido nella sua semplicità formale. “Il mio interesse – dichiara Michele di Stefano - è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, non per replicarla ma per scatenare tutta la sua forza dinamica ed anche per restituire all’allucinazione di Solor la sua vera natura psichedelica”. Pensato per un ensemble di talenti giovanissimi, questo nuovo Regno delle Ombre così misteriosamente carico di suggestioni, appartiene ai tempi eccezionali che stiamo vivendo, perché fa riferimento a qualcosa di perduto e a qualcosa di possibile allo stesso tempo, qualcosa che riguarda la presenza dei corpi e l’intreccio delle loro traiettorie, in uno spazio che non è più soltanto un al di là ma è un presente che desidera essere reinventato con delicatezza e passione.  

Prossimi spettacoli: il 19 giugno (replica 25 giugno) alle ore 19 la Compagnia degli Istanti debutta in prima assoluta con Tottenham, firmato da Pietro Pireddu e danzato da Chiara Casiraghi e Nicola Simone Cisternino, con le musiche dal vivo di Stefano Tamborrino. Il 20 giugno doppio appuntamento: alle ore 19 torna al festival la compagnia di Parma Artemis Danza con Akmé, coreografato e interpretato da Sabino Barbieri e Núria Argilés. A seguire, Giuseppe Spota, artista italiano di stanza a Gelsenkirchen, (al suo attivo premi, notevoli collaborazioni e dal 2013 coreografo di spicco internazionale) presenta in prima assoluta Penelope, coreografia commissionata dal festival (repliche 21 e 27 giugno). In scena, su musiche di Christof Littman da Odysseus, Sofia Bonetti incarna la mitologica regina di Itaca raccontata da Omero. Ognuno di noi tesse una trama di vite-dice Spota-, incrociandole con cura sul telaio del tempo e cercando di evitare i “nodi” degli sbagli. Inevitabilmente essi ci portano a ricominciare da capo, eliminando ciò che ci sembra imperfetto. Non è forse quella imperfezione a rendere il telaio più completo, continuando a tessere l’attesa per coloro che attendiamo con urgenza? La rassegna è un progetto di Stazione Utopia, realizzato con il sostegno di Mic, Regione Toscana, Città metropolitana di Firenze e Comune di Scandicci nell’ambito di OpenCity 2024.