NICCOLO' GRAMIGNI
Cultura e spettacoli

Schmidt riapre Museo della Moda e ai vip dice: "Donate oggetti"

Parte con selezione di 50 abiti, anche kimono di Eleonora Duse

Museo della moda e del costume a Palazzo Pitti (New Press Photo)

Museo della moda e del costume a Palazzo Pitti (New Press Photo)

Firenze, 12 dicembre 2023 –  Riapre dopo tre anni il Museo della Moda e del costume di Palazzo Pitti a Firenze: sono 12 sale con una selezione di oltre 50 abiti e tanti accessori, dal kimono di Eleonora Duse alla guaina sexy resa della cantante Madonna. "L'appello che ora lancio - ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt in occasione dell'inaugurazione - è di continuare con le donazioni per gli anni a venire; è un appello rivolto a tutti, ma specialmente a stilisti, attori, cantanti, come in passato ma ora aggiungiamo anche influencer e creators: donate, per rendere sempre più bello questo museo unico nel nostro Paese".

Tra i vestiti in mostra ci sono il teatrale 'mantello-kimono' creato da Mariano Fortuny per Eleonora Duse, la tunica 'flapper' anni Venti di Chanel, la mise indossata da Franca Florio e gli abiti da sera di Elsa Schiaparelli, fino al lusso regale delle creazioni di Emilio Schubert, il sarto delle dive negli anni '50. E ancora, le stravaganze geometriche del vestito di Patty Pravo ideato nei primi Ottanta da Gianni Versace, la sensualità essenziale della guaina nera firmata Jean Paul Gaultier e resa celebre da Madonna, la collezione di Gianfranco Ferré per Dior negli anni Novanta. Il museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti riapre dopo una chiusura triennale dovuta prima al Covid e quindi a un lavoro di riallestimento. L'inaugurazione, si spiega dal museo, costituisce il primo atto perché in primavera saranno pronte per i visitatori altre dieci sale, con in mostra i più suggestivi costumi della nobiltà e aristocrazia dal Cinquecento all'Ottocento, insieme ad una sala interamente dedicata ai gioielli.

"Non sono solo gli abiti ad essere presentati - ha spiegato Schmidt - ma anche le sale restaurate e con una nuova illuminazione adatte alla presentazione e alla conservazione dei tessuti. Le creazioni degli stilisti appaiono così non solo come testimonianza del gusto di un'epoca che ha visto straordinari cambiamenti, o come attestazioni del genio degli stilisti, ma anche come oggetti d'arte in sé, come sculture o dipinti di stoffa, pelle, perline, fili colorati, piume".