
Corinne Clery
Firenze, 12 settembre 2023 - Spettacolo, formazione e socialità. Era una modesta sala parrocchiale agli inizi del Novecento, oggi è un presidio culturale insostituibile dell'Oltrarno fiorentino: il Teatro del Cestello si rinnova nella continuità, portando in esclusiva nel quartiere di San Frediano artisti, autori e produzioni di primo piano del panorama locale e nazionale, dalla prosa alla stand up comedy, fino al musical off. Merito del tenace impegno di Marco Predieri e Marcello Ancillotti, che nel corso degli anni sono riusciti a tenere insieme territorio e associazionismo, profilo nazionale ed identità locale, teatro colto e popolare, lungo la linea tracciata dallo storico direttore del teatro Oreste Pelagatti.
Il cartellone di quest'anno - in programma da ottobre a maggio - riflette un'offerta ampia e plurale, con cinquanta appuntamenti che si arricchiscono di nuovi contenuti, aprendosi ad un pubblico più giovane e ai temi più scottanti dell'attualità. E forse non è un caso che siano proprio tre donne - Francesca Nunzi, Donatella Alamprese e Patrizia La Fonte - tra le protagoniste assolute della rassegna: se Patrizia La Fonte porta in scena proverbi, filastrocche e canzoni delle campagne toscane del XVII secolo nel divertentissimo "Donna Bisodia e i Santi inventati" (2, 3 dicembre), Francesca Nunzi racconta Camillo Benso Conte di Cavour - interpretato da Marco Predieri - attraverso gli occhi della sua governante (20,21,22 ottobre).
E' un doppio appuntamento invece quello con Donatella Alamprese, protagonista accanto a Predieri di un nostalgico revival della musica italiana di un tempo ambientato in un night club vicino alla chiusura (16, 17 dicembre), e regina del tango argentino nell'omaggio a Piazzolla e al fascino di Buenos Aires (20,21 aprile), in compagnia del bandoneonista Simone Marini. Non possono mancare grandi classici del dramma e della commedia, da "Le relazioni pericolose" di De Laclos, con Corinne Clery e Francesco Branchetti (18,19 novembre), ad "Il Calapranzi" di Harold Pinter (14, 15 dicembre), con Raffaele Totaro e Leonardo Venturi, dal classico di De Filippo "Filumena Marturano" (12,13,14 gennaio) per la regia di Bruno Maresca, al "Canto di Natale" di Charles Dickens, che terrà compagnia al pubblico lungo tutte le festività natalizie insieme a Stefania Mancini e il suo "Addio al nubilato".
Tanti gli omaggi ai maestri del passato, come Paolo Poli, ricordato da Pino Strabioli in "Sempre fiori, mai un fioraio" (16,17,18 febbraio), Luigi Pirandello, raccontato nel viaggio ironico e scanzonato "Centomila, uno, nessuno" (4, 5 maggio) di Giuseppe Pambieri, e Carlo Goldoni, celebrato da Marcello Ancillotti con il terzo capitolo della trilogia della Villeggiatura (dal 10 al 19 maggio). Tra i progetti speciali, la terza edizione del percorso di formazione a cura di Cantiere Obraz "Il respiro del pubblico" (dal 16 al 28 novembre), con Silvia Mercuriali, B.E.A.T teatro, Monia Baldini, Catalyst e Sotterraneo, le sei "Serate Pucciniane" di Enzo Lenzetti, nel centenario della scomparsa del maestro di Torre del Lago, ed un ciclo di teatro civile realizzato con Amnesty International, Fondazione Kennedy e Cantiere Obraz: nel programma, Roberta Biagiarelli con "Srebenica - Una storia d'assedio", la coppia formata da Tomaso Montanari e Daniela Morozzi con un recital sulle migrazioni, e due spettacoli in occasione della settimana della legalità, "U parrinu" di Cristian di Domenico su Don Pino Puglisi, e "La partita non è ancora finita" di e con Marco Mittica, dedicato a Falcone e Borsellino.