Firenze, 14 novembre 2024 - Sentirsi a casa. Uscendo da teatro con più domande che convinzioni: è forse questa la sintesi più efficace del lavoro a sei mani realizzato dal direttore artistico Giancarlo Mordini, il regista Angelo Savelli e la responsabile produzione della Fondazione Teatro della Toscana Valentina Di Cesare, che rinnovano la vocazione consolidata del Teatro di Rifredi all'internazionalità, al contemporaneo e alla pluralità dei linguaggi scenici con un programma ricco di impegno civile, classici rivisitati e intrattenimento di qualità. Una proposta culturale fatta di "innovazione, coinvolgimento e apertura alle giovani generazioni - come sottolinea l'assessore alla cultura Giovanni Bettarini - Una fucina di idee e talenti che non vuole smettere di essere spazio di ricerca e luogo di incontro e dialogo tra artisti e pubblico".
Partire forte per non dover più correre il rischio di fermarsi potrebbe essere il mantra di una stagione teatrale che comincia col botto: dal 22 novembre al 1 dicembre, ecco la prima nazionale di "A.K.A. Also Known As", il testo del drammaturgo argentino spagnolo Daniel J. Mayer messo in scena da Angelo Savelli con Vieri Raddi come protagonista: lo spettacolo, prodotto da Teatro della Toscana con l'inedito contributo del Ministero della Cultura spagnolo, racconta le dolorose vicissitudini di un adolescente di origini straniere all'interno di una comunità corrosa dalla xenofobia e dal razzismo.
Tra gli anniversari, la rassegna celebra i quarant'anni dalla scomparsa di Eduardo De Filippo, dedicando alla sua memoria tre opere: "Natale a Casa Cupiello", reinventato per attore cum figuris da Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia per la regia di Lello Serao (27 - 29 dicembre); il ritratto di donna del Sud "Anna Cappelli" di Annibale Ruccello, con Valentina Picello (17-18 gennaio); "Futbol" (6-7 febbraio) di Osvaldo Soriano, con Peppe Servillo e Cristiano Califano alla chitarra, che cantano e narrano storie di vita e amore, gioie e delusioni legate al calcio.
La drammaturgia contemporanea prosegue con il monologo di Tindaro Granata "Vorrei una voce..." (15-16 aprile), in dialogo con le detenute del teatro "Piccolo Shakespeare" della Casa Circondariale di Messina, e la decostruzione di convenzioni e stereotipi collegati all'eroina DC "Wonder Woman" (15-16 maggio), di Antonio Latella e Federico Bellini. Spazio anche ai grandi classici, con l'originale rivisitazione del romanzo di Joseph Roth "La leggenda del Santo Bevitore" (20-23 febbraio), a cura del maestro Carlo Cecchi, e al teatro civile e di prosa, che intreccia memoria collettiva e cronaca, storia e sport nel viaggio struggente di Walter Veltroni "Le emozioni che abbiamo vissuto" (23 marzo), e nel dittico "Toccando il vuoto" (28-30 marzo) di David Greig, con Lodo Guenzi diretto da Silvio Peroni, e "Orlando non fa suonare il corno" (6-7 maggio) di Riccardo Ventrella, con Klaus Martini e Vieri Sturlini alla chitarra.
Tra le gradite conferme, ritorneranno a Rifredi "L'amico ritrovato" (10-11 gennaio) di Fred Uhlmann, nell'adattamento di Josep Maria Mirò, e "Questo spettacolo non s'ha da fare. I Promessi Sposi" (21-22 marzo), sempre per la regia di Angelo Savelli; come è ormai un classico la trilogia della Bruna - "Bruna è la notte" (3-8 dicembre), "Le mille e una Bruna" (13-16 febbraio) e "Bruna per carità!" (13-16 marzo) - di Alessandro Riccio, sul palco con il musicista Alberto Becucci. Come back molto atteso anche quello del progetto di teatro urbano "Walking Thérapie" di Buysse, Zenoni e Murgia, con Luca Avagliano e Gregory Eve, in programma dal 19 maggio all'11 giugno.