BARBARA BERTI
Cultura e spettacoli

Sugli Uffizi cala la censura di Instagram: i capolavori dell’arte oscurati dal social

Il profilo del celebre museo si è visto segnalare opere che erano state postate nella normale attività divulgativa e promozionale. Tra i quadri, anche un celebre dipinto di Raffaello

Il cortile degli Uffizi. Alcune opere postate sul profilo Instagram del museo sono state censurate dal social network di Mark Zuckerberg

Il cortile degli Uffizi. Alcune opere postate sul profilo Instagram del museo sono state censurate dal social network di Mark Zuckerberg

Firenze, 24 luglio 2024 – Instagram censura gli Uffizi. Il complesso museale Gallerie degli Uffizi di Firenze, uno dei più importanti al mondo, è molto social. Post con foto e video, pubblicati quotidianamente pubblicizzano le opere, le iniziative e danno informazioni ai visitatori. Impossibile non ricordare il post, diventato virale, di Chiara Ferragni davanti alle opere più iconiche di Botticelli.

Quando Instagram censurò una mostra di Palazzo Strozzi

Ma gli algoritmi dei social media, stavolta, hanno censurato alcune opere che gli Uffizi, negli ultimi tempi, avevano pubblicato su Instagram. Il motivo?I capolavori hanno infranto le linee guida del decoro e del buon costume.

La Madonna delle Rose di Tiziano, uno dei capolavori che sono stati oscurati sulla pagina Instagram degli Uffizi
La Madonna delle Rose di Tiziano, uno dei capolavori che sono stati oscurati sulla pagina Instagram degli Uffizi

Una censura che la direzione degli Uffizi conferma ma non commenta. A Instagram non sono piaciuti i ritratti di Agnolo e Maddalena Strozzi di Raffaello: i “bulli” dei coniugi Doni sono stati bloccati perché il post “potrebbe non essere conforme alle nostre linee guida relative al bullismo o all'intimidazione” la motivazione del social di Meta.

Lo shadow ban (il blocco dei contenuti) non ha risparmiato neppure i lievi alberelli (Il disegno Pioppi nell’acqua) di Giuseppe De Nittis ‘istigatori’ di violenza. Il ritratto detto dell’intendente Delanoy di François-Xavier Fabre, acquisito dagli Uffizi all’inizio del 2024 addirittura violerebbe le linee guida relativa alla nudità e atti sessuali.

Finiti nella censura, anche, i post con le immagini dei dipinti ‘Madonna delle Rose’ di Tiziano e la ‘Madonna col Bambino’ di Domenico Veneziano: il primo per “parole o simboli che incitano all’odio”, il secondo per “materiale sessualmente esplicito o allusione sessuale”.

Infine “il tuo post potrebbe non rispettare le nostre linee guida in materia di favoreggiamento di incontri di natura sessuale tra adulti” è la motivazione con cui la censura si è abbattuta sul post con l’immagine dell’arte fiorentina trafugata dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale.

Ma a Firenze non è la prima volta che l’arte viene censurata. A fine 2019 il video promozionale della mostra celebrativa di Natalia Goncharova a Palazzo Strozzi non è stato pubblicato da Instagram a causa di “immagini raffiguranti nudità e porzioni di pelle eccessive”, denunciava all’epoca la Fondazione Palazzo Strozzi precisando che il riferimento è all'opera Modella (su sfondo blu), oggetto della rassegna.