![Un momento della visita Un momento della visita](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZWJiOTU3NTEtNzg0OC00/0/un-momento-della-visita.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Un momento della visita
Firenze, 15 febbraio 2025 - Se non avesse dato seguito a quella passione e responsabilità che aveva nel cercare e custodire libri per la Biblioteca del Seminario di Firenze, chissà che fine avrebbe fatto il Codice di Bartolomeo Rustici, orefice, racconto illustrato di un pellegrinaggio da Firenze a Gerusalemme, desiderato ma non realizzato, pochi decenni prima della scoperta dell'America. Invece l'allora responsabile della biblioteca lo scovò da un rigattiere.
Su invito dell'attuale direttrice della Biblioteca, Elena Gurrieri e del rettore Gian Luca Bitossi, la sindaca di Firenze Sara Funaro e Il’arcivescovo Gherardo Gambelli hanno compiuto una visita insieme il 7 febbraio scorso per ammirare le opere d’arte conservate nel seminario e la biblioteca. Con loro anche Alessia Bettini per la Città Metropolitana e l’assessore Giovanni Bettarini.
Dal Codice Rustici alla quadreria del Seicento, illustrata dallo storico dell'arte Giovanni Straffi, un vero e proprio viaggio con lo sguardo sulle tele di Jacopo Vignali, Matteo Rosselli, Lorenzo Lippi, Antonio Ruggieri, Giovanni Martinelli, il grande affresco del "Cenacolo di Cristo confortato dagli Angeli dopo le tentazioni nel deserto" (1610) di Bernardino Poccetti.
Una mostra sul Codice, curata da Elena Gurrieri e Cristina Acidini, è stata ospitata nel Palazzo Sacrati della Regione e nel Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio del Comune di Firenze.
Grande emozione nello sfogliare l'originale del Codice Rustici nella Biblioteca, la cui sezione storica nasce insieme al seminario nel 1783 con un primo lascito librario del Granduca Pietro Leopoldo I. Qui si conservano 20mila edizioni a stampa e tra di essee circa 2500 cinquecentine, datate dal XVI alla prima metà del XIX secolo, di ambito europeo.
«La visita - spiega Elena Gurrieri - è una tappa importante di una crescente collaborazione tra la città di Firenze e il seminario arcivescovile maggiore di Firenze, per far conoscere un luogo ricco di fascino per la spiritualità e bellezza che vi sono conservate».