
Diego Della Valle, amministratore unico Tod's (Foto Ansa)
Firenze, 22 maggio 2017 - Una riflessione a voce alta. Diego Della Valle, il patron della Tod’s, ha fatto un ampio cenno alla società viola in una lunga intervista concessa al periodico «L’Economia» del «Corriere della Sera». L’azionista di maggioranza della Fiorentina torna con la mente a quindici anni fa, al momento dell’acquisto dopo il fallimento Cecchi Gori: «Io la comprai, la Fiorentina, poi da alcuni anni mi sono completamente allontanato dalla gestione. Anche se vedere le partite la domenica è una delle cose che mi crea un po’ di tensione in senso assoluto; a me che di tensioni non soffro quasi per niente...».
Diego Della Valle riflette sul momento attuale della società e sull’atmosfera che si vive a Firenze da tempo: «Mio fratello Andrea ha fatto economicamente dei miracoli. La domanda che gli faccio è: dove sta il divertimento in tutto questo? E dico che è arrivato il momento di contarsi per davvero e vedere se questa pessima situazione dipende da pochi tifosi, da un gruppo di tifosi, o se la città la pensa in questo modo; e poi, di conseguenza, prendere le dovute decisioni». DA IERI Firenze si interroga sull’uscita del patron della Tod’s.
Probabile che le sue parole (l’intervista risale a una decina di giorni fa) servano da stimolo a 360 gradi, anche all’interno della società. Ad esempio sul modello di Fiorentina che si vuole costruire quando ormai il progetto del nuovo stadio è stato presentato. Tutto questo mentre il presidente esecutivo Mario Cognigni nei giorni scorsi aveva ribadito la volontà della famiglia Della Valle «di non abbandonare la nave, anzi di rilanciare: entro un mese spiegheremo i nostri obiettivi. Una società come la Fiorentina ha la necessità di avere una squadra vera».