ROSSELLA CONTE
Firenze

Donne, il soffitto di cristallo non è ancora infranto: imprese rosa in calo

Per il gentil sesso è sempre più difficile ricoprire un ruolo di comando. L'analisi della Camera di commercio di Firenze

Donne e lavoro

Firenze, 7 marzo 2024 - La strada della parità anche nel mondo del lavoro è un miraggio. A Firenze, come in Italia. Lo sanno bene le donne lavoratrici, quelle che ogni giorno devono fare i conti con le diffidenze di chi hanno di fronte. Per esempio, come Beatrice Trambusti: nel 1986 aveva appena 22 anni quando con sua madre Adriana tirò su il bandone del chiosco di lampredotto in via dell'Ariento. Insieme furono le prime donne ad avventurarsi in un mondo di uomini. Dopo appena quattro anni Beatrice rimase sola e ancora oggi gestisce l'attività nel cuore di San Lorenzo: "Ma un tempo c'era molto più rispetto. Ora, soprattutto gli stranieri, le donne non le prendono nemmeno in considerazione. A volta è veramente dura".

A fornire un quadro dettagliato del mondo dell'imprenditoria femminile la Camera di commercio di Firenze secondo cui, le imprese femminili attive nella città metropolitana di Firenze, alla fine del 2023, erano 20.040, in calo dello 0,7% negli ultimi dieci anni. I settori di attività in cui la presenza femminile è più concentrata, secondo l’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio, sono i servizi (49,9%), la sanità (36,5%), l’istruzione (30,7%), le agenzie di viaggio (30,2%) e l’agricoltura (28,6%). Sono “rosa” il 25,4% delle imprese manifatturiere e, in generale, il 22,6% del totale delle imprese fiorentine (-0,7% rispetto al dicembre 2022).

Per quanto riguarda la forma giuridica, tra le imprese femminili prevalgono le ditte individuali (58,7% a quota 12.774 in calo dello 0,2%), seguite dalle società di capitale (24,6% a quota 4.440 in crescita dello 0,4%) e dalle società di persone (14,7% a quota 2.516 in flessione del 4%).

Il “soffitto di cristallo” delle differenze di genere non è stato ancora del tutto infranto, come dimostrano i dati sui ruoli di vertice ricoperti dalle donne nelle imprese fiorentine: il 25% consigliere delegato, il 24,2% amministratore unico, il 23,4%presidente del consiglio direttivo, il 22,7% amministratore, il 20,5% amministratore delegato e il 20% presidente del consiglio d’amministrazione. Tutte percentuali di larga minoranza.

Nei ruoli tecnici o delegati, le donne prevalgono come responsabile tecnico estetista (93,6%) e responsabile tecnico acconciatore (56,9%), mentre tornano in minoranza quando si tratta di procuratore (23,2%) o responsabile tecnico (appena 6%). Ma, complessivamente, nel 2023 le donne hanno ricoperto il 28,6% delle cariche d’impresa, contro il 28,5% dell’anno precedente e il 28,4% del 2021. Una crescita lenta ma costante: nel 2013 la percentuale era del 27,7%. Nonostante i passi in avanti, la strada della parità è ancora lunga. E lo sanno bene le donne lavoratrici. 

Sul tema “Donne e lavoro” è in programma domani 8 marzo in Camera di commercio, a partire dalle 14,30, un convegno organizzato dal Comitato imprenditoria femminile in collaborazione con “Insieme per le professioni”. Nella prima parte, in una tavola rotonda, le donne iscritte ai vari ordini professionali parleranno delle loro esperienze e della declinazione del lavoro femminile all'interno degli ordini di appartenenza. 

Nella seconda parte, si darà spazio alle realtà imprenditoriali al femminile e alle voci delle istituzioni. Annamaria Di Fabio, ordinaria di Psicologia del lavoro dell’Università di Firenze e Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera e autrice del libro “Donne e lavoro”, parleranno delle barriere e delle strategie femminili nella costruzione della carriera. Nell'occasione verrà allestita nuovamente, questa volta nella Borsa Valori, la panchina rossa simbolo di denuncia della violenza sulle donne.