Firenze, 15 novembre 2024 - "La questione della perdita di potere d'acquisto dei salari reali che si sta manifestando in Italia negli ultimi decenni e, in particolare, negli anni recenti che hanno registrato alti tassi di inflazione, è decisiva e cruciale per il rilancio dei consumi e quindi della domanda interna ma anche per la coesione sociale del paese". Lo ha dichiarato il presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini, nel corso del dibattito 'La questione salariale in Italia' oggi a Firenze. "Fatto 100 l'indice della retribuzione oraria contrattuale nel 2013 - ha detto -, questo dieci anni dopo, nel 2023 era salito a 112 e quindi del 12%. Ma nello stesso periodo l'inflazione era cresciuta del 19%. Un divario quindi del 7%. Naturalmente molto diverso da un settore all'altro". Spini ha ricordato che domani "scade il termine per il recepimento della Direttiva Europea sui salari minimi adeguati. Questa direttiva suggerisce agli stati di predisporre un vero e proprio piano nazionale d'azione e di sostegno per la contrattazione collettiva per contrastare il dumping contrattuale e la non corretta applicazione del trattamento retributivo. Dobbiamo quindi chiedere che questo recepimento avvenga. E su questo va misurata la politica economica del governo". Tra gli ospiti il segretario generale della Uilm Rocco Palombella che ha parlato del contratto dei metalmeccanici dove, ha detto, “si riparte dalla nostra piattaforma", e "convinceremo Federmeccanica che rinnovare un contratto non è solo nell'interesse dei lavoratori, avere i propri dipendenti con rinnovo contrattuale significa anche programmare il futuro di un'impresa".
EconomiaA Firenze il focus sulla questione salariale