MONICA PIERACCINI
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Economia

Toscana, è record di alberghi in vendita. Ecco perché

E' quanto rileva il gruppo Idealista, che conta sul portale immobiliare 194 annunci di vendite di hotel in Toscana, in crescita del 169 per cento sullo corso anno. Ne spiega i motivi il presidente di Federalberghi Toscana, Daniele Barbetti

Casa, balzo compravendite in 2016 +19%

Casa, balzo compravendite in 2016 +19%

Firenze, 22 novembre 2021 - Nonostante la progressiva ripresa del settore turistico italiano dopo la crisi sanitaria, il numero di hotel in vendita sul portale immobiliare di Idealista è cresciuto del 63 per cento nell'ultimo anno. Il 15 novembre le strutture alberghiere in vendita sul portale immobiliare erano 1.022, mentre alla stessa data dello scorso anno erano 628. Uno degli incrementi più alti, che sfiora il +170 per cento in un anno, si registra in Toscana, dove si contano quasi 200 annunci di strutture alberghiere in vendita (esattamente 194). Seguono Veneto (con 52 inserzioni in più), Lombardia (47 in più), Sicilia (44 in più), Lazio (32 in più) e Liguria (31 in più).

Analizzando i dati per provincia, Firenze è al secondo posto, con 66 alberghi in vendita, dopo Roma e seguita, al terzo posto, da Venezia. Al quarto posto troviamo un'altra provincia toscana, Siena, con 55 unità alberghiere in vendita, e nella top ten rientra anche Lucca, con 20 strutture in vendita sul portale.

Questa estate il turismo, anche se solo quello interno ed europeo, è tornato in Toscana. Perché, allora, tutti questi alberghi sul mercato? «Il quadro nella regione è diversificato. Non si vende per un unico motivo», risponde Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Toscana. «Sulla costa e le isole – spiega – l'estate è andata molto bene. Qui si assiste ad una vivacità nelle compravendite che deriva perciò dagli ottimi numeri che le aziende ricettive hanno registrato anche durante la pandemia. Ci sono perciò le classich compravendite tra privati, gruppi nazionali e internazionali». Esattamente l'opposto si verifica nelle città termali. «La crisi si fa sentire, sul mercato immobiliare c'è purtroppo una grande offerta di strutture ricettive in vendita, dovuta alle difficoltà». Un terzo fenomeno riguarda le città d'arte, «che – spiega Barbetti – hanno avuto dinamica molto difficile per via della ridottissima presenza di flussi internazionali: si vedono solo europei, immobile il mercato americano e la recrudescenza dei contagi non aiuta». In questa situazione, sottolinea Barbetti, nelle città d'arte esiste «un rischio oggettivo che tante aziende possano diventare vittime di speculazioni immobiliari e di capitali non nazionali».

Tra le ultime compravendite, quella della Tenuta Spineto, nel cuore della Valdorcia, a Sarteano (Siena), acquisita da Arsenale spa, attiva nell'hospitality di lusso con strutture quali Rosewood Venezia e Soho House Roma. Il complesso ospitò nel 2013 il 'ritiro' del governo guidato dall'allora premier Enrico Letta oltre, negli anni, seminari del Pd, con Romano Prodi e Pierluigi Bersani, mentre nel 2011 sempre Letta, insieme a Maurizio Lupi, vi organizzò una riunione di giovani parlamentari di maggioranza e opposizione al quale partecipò Mario Draghi, all'epoca governatore di Bankitalia. La proprietà si sviluppa su 800 ettari di terreno e comprende - tra le strutture interne - un'abbazia, 11 casali indipendenti e 20 chilometri di strade. Il complesso affronterà una ristrutturazione di durata triennale a partire da fine 2022. L'investimento complessivo di Arsenale, è di circa 30 milioni di euro.