Firenze, 10 febbraio 2022 – La Toscana è la quarta regione in Italia per numero di asseverazioni depositate, pari a 8.455, ed al settimo per valore degli investimenti, con 1 miliardo e 178mila euro. Il Superbonus e i bonus edilizi, dunque, funzionano e “non vanno penalizzati o resi di fatto inapplicabili”. Anzi, spiega il presidente di Ance Toscana Stefano Frangerini, “vanno stabilizzati nel tempo per dare certezza ai cittadini e alle imprese, evitando inutili e pericolose corse contro il tempo che non si conciliano con qualità e sicurezza dei lavoratori”. Il riferimento è alle nuove norme del dl Sostegni ter, che hanno introdotto il divieto di cessione da parte di banche ed assicurazioni dei crediti fiscali legati ai bonus ristrutturazioni, “misura - sostiene il presidente di Ance Toscana – che ha di fatto bloccato i cantieri”. Ulteriore elemento critico è, secondo Frangerini, “la retroattività della norma e, più in generale le continue modifiche apportate alla normativa”.
Al governo Ance Toscana chiede inoltre “una revisione dei prezzi dei prodotti finiti, una revisione dei prezziari, e un meccanismo più semplice, come in Francia, dove ci sono dei meccanismi che funzionano in tempo reale e consentono alle imprese di poter progredire nel proprio lavoro vedendo riconosciute le variazioni del prezzo sul mercato”. Frangerini lamenta una “impennata del costo delle materie prime ma anche dei prodotti semilavorati”, mentre dall'altro lato “il costo dell'energia di fatto è triplicato, quindi questo sta obbligando, anche per ciò che riguarda la filiera delle costruzioni, e non soltanto per i cantieri, all'interruzione della produzione, perché i prodotti non sono più coerenti con i prezzi di mercato che sono stati acquisiti dalle imprese”. Di conseguenza, conclude il presidente di Ance Toscana, “si rischia che l'impatto economico del Pnrr non riesca a far continuare il trend positivo dell'edilizia”.
Infine, la legge urbanistica della Regione Toscana. «Pure senza essere stravolta - dice il presidente di Ance Toscana – dovrebbe tenere di conto anche della 'lezione urbanistica della pandemia, cioè centri urbani recuperati e riportati ad una pluralità di funzioni”, e aggiunge: “le due proposte di modifica attualmente in consiglio regionale vanno a nostro avviso in questa direzione”.