Livorno, 3 febbraio 2025 - La Fisac Cgil esprime la propria contrarietà relativamente alla decisione del consiglio superiore della Banca d'Italia, in data 31 gennaio 2025, di avviare una nuova ristrutturazione della rete territoriale che prevede, tra l'altro, la chiusura delle filiali di Brescia e Livorno, quest'ultima aperta dal 1893. A giudizio della Fisac Cgil, scrivono in un comunicato congiunto la segretaria generale Susy Esposito, e il segretario coordinatore per Banca d'Italia, Alessandro Agostino, "questo ulteriore arretramento dal territorio è ancora più preoccupante rispetto alle chiusure di sportelli che si registrano nel mondo delle banche commerciali in quanto le funzioni dell'istituto hanno valenza pubblica: basti ricordare la tutela della clientela o la necessaria interlocuzione con il territorio per l'espletamento di compiti fondamentali quali la sorveglianza sui fenomeni di riciclaggio o l'analisi dell'economia locale. Trattasi di Funzioni che necessitano una presenza di prossimità per garantire gli indispensabili requisiti di efficienza ed efficacia". Inoltre "la riorganizzazione deliberata pone altresì seri interrogativi sulla sopravvivenza, nel futuro, di un numero significativo di strutture che vedono ridursi compiti e attività. Infine, ma non ultimo, tali scelte organizzative finiscono per riverberarsi sulla condizione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, a partire dalle piazze di Brescia e Livorno, e più in generale sulla professionalità dei dipendenti della Rete territoriale". La Fisac Cgil esprime "preoccupazione per la pericolosa china presa della Banca d'Italia, a partire anche dal netto deteriorarsi delle relazioni sindacali, e fa appello al governatore affinché ricostituisca, con atti concreti, il senso di appartenenza all'Istituto quale garanzia per un rinnovato prestigio, anche per il nostro Paese".
EconomiaBankitalia, Fisac Cgil: “No alla chiusura della sede di Livorno”