
Una manifestazione degli operai della ex Gkn (Fotocronache Germogli)
Firenze, 31 marzo 2025 – Niente accordo di conciliazione fra Qf, Regione Toscana e sindacati per l'ex Gkn di Campi Bisenzio. La società in liquidazione ha rifiutato al tavolo tecnico la richiesta avanzata dal consigliere del governatore Giani sul tema delle crisi aziendali, Valerio Fabiani, di una proroga dei termini prima di procedere coi licenziamenti collettivi.
La procedura di ammissione al concordato è ancora pendente, e con essa anche la definizione dei diritti dei 120 lavoratori ancora in organico, ma da martedì 1 aprile la procedura di licenziamento collettivo sulla carta potrà ripartire dopo il 'mancato accordo fra le parti'.
"Come Regione scriveremo al ministero delle Imprese e al ministero del Lavoro per segnalare il mancato rispetto di una legge dello Stato, ovvero del cosiddetto decreto antidelocalizzazioni che in questo caso fu prescritto a Qf dal tribunale del lavoro di Firenze, che prevede una precisa procedura per l'azienda - spiega Fabiani - E’ una giornata drammatica, ma noi non lasceremo da soli i lavoratori, sia attraverso il consorzio industriale il cui iter prosegue, anche con il supporto alla cooperativa dei lavoratori, sia attraverso un piano per la ricollocazione che metteremo a disposizione di tutti i lavoratori coinvolti con i centri per l'impiego e tutti gli strumenti di cui disponiamo come Regione, come formazione e incentivi".
L'azienda - commenta in una nota la Fiom Cgil di Firenze-Prato-Pistoia - si è dimostrata ancora una volta inaffidabile. Senza conoscere gli elementi fondamentali del piano e senza avere la sicurezza dei crediti dei lavoratori non siamo nelle condizioni di affrontare una discussione. Da domani potrebbero arrivare 121 lettere di licenziamento: inviteremo i lavoratori ad impugnarle. Con la massima indignazione condanniamo questo comportamento scorretto che ignora ogni principio di responsabilità sociale e di corrette relazioni industriali".
"L'azienda – si legge ancora nella nota – si è presentata senza alcuna documentazione, a partire da quella sul piano concordatario presentato pochi giorni fa al tribunale di Firenze il quale si è preso ulteriori 15 giorni di tempo per richiedere integrazioni e chiarimenti- sottolinea Fiom- durante il precedente incontro istituzionale, lo scorso 13 marzo, l'azienda aveva informato il tavolo che dopo il 18 marzo, giorno di deposito del piano in Tribunale, ne avrebbe dato visibilità a tutti i creditori. Ciò non è avvenuto, per questo la Regione ha chiesto all'azienda di illustrarne i contenuti ma la dirigenza di Qf si è rifiutata".