MONICA PIERACCINI
Economia

Toscana, export +45,8% in un anno. Manca un 2,1% per tornare a prima della pandemia

Agroalimentare e mezzi di trasporto sono i comparti che, insieme al polo farmaceutico toscano, trainano la ripresa. I prodotti toscani finiscono sopratutto sul mercato asiatico. E' quanto emerge dal Monitor dei distretti della Toscana di Intesa San Paolo

Settore agroalimentare

Settore agroalimentare

Firenze, 2 novembre 2021 – Manca ancora un 2,1%, cioè 218 milioni di euro, per tornare ai livelli di export del 2019. E' quanto emerge dal Monitor dei distretti della Toscana, elaborato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che analizza l'andamento delle esportazioni nel primo semestre 2021. Rispetto ad un anno fa, l'export, che ha raggiunto il valore di 10 miliardi, è aumentato del 45,8%, con i comparti dell'agroalimentare e dei mezzi di trasporto, in particolare per nautica e camperistica, che registrano risultati molto positivi, avendo superato i livelli del 2019 con balzi, rispettivamente, del +20,8% e del 38,7%. Continua il trend positivo della farmaceutica, con un aumento a due cifre sul primo semestre 2019 sia per il Polo farmaceutico toscano (+51,2%), sia per il Polo biomedicale di Firenze (+10%). Ancora in difficoltà rispetto al primo semestre 2019 sono il sistema casa e i beni intermedi, entrambi al -10,7%, la meccanica, con -7,3%, e il sistema moda, con -7,1%.

Per quanto riguarda i Paesi di sbocco, sono i mercati asiatici a trainare la ripartenza, a partire dalla Corea, con un incremento di quasi il 73% rispetto al primo semestre 2019, per un valore di +102,3 milioni, e la Cina, con un aumento dell'export dalla Toscana del 34% rispetto al 2019 (in valori assoluti +95,7 milioni). Tra i comparti che hanno segnato i maggiori aumenti sui mercati asiatici si segnala l’oreficeria di Arezzo, che ha incrementato del 12,8% le esportazioni rispetto al primo semestre 2019 e più che raddoppiato i valori del 2020 grazie a un recupero significativo negli Emirati Arabi e a un’importante ripresa verso gli Stati Uniti.  Tra i Paesi di sbocco dei prodotti toscani, restano invece in territorio negativo Regno Unito (-30,9%), Spagna (-13%) e Svizzera (-12,5%).

“I nostri territori più virtuosi, come la Toscana, si trovano all’inizio di una ripresa - commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo- che è importante accelerare. Banche, istituzioni e imprese devono sfruttare appieno la ripresa della domanda internazionale e le opportunità del Pnrr, attuando ogni possibile iniziativa per vincere le sfide legate alla fase di straordinaria trasformazione dell’economia che stiamo vivendo a partire dalla transizione digitale, che si è dimostrata indispensabile nello scambio commerciale e nell’evoluzione dei processi produttivi. Il nostro gruppo ha recentemente lanciato D-Loan, uno strumento per finanziare l’evoluzione digitale delle pmi nell’ambito del più ampio programma 'Motore Italia'. Vogliamo aumentare significativamente il livello di competitività delle imprese toscane sui mercati interni ed esteri, avvicinandole ad una più ampia selezione di strumenti non solo finanziari, da affiancare al credito tradizionale e in linea con gli obiettivi di transizione del Paese indicati dal Pnrr”.