Firenze, 13 ottobre 2024 - Convocate subito i tavoli tecnici per la riconversione dell'ex Gkn di Campi Bisenzio. E' la risoluzione uscita oggi dall'assemblea dell'azionariato popolare, che ha raggiunto 1,3 milioni di euro, al presidio a Campi Bisenzio, dove, spiega una nota, è intervenuta in conclusione anche l'attivista svedese Greta Thunberg. "Se entro il 15 novembre non ci saranno novità sostanziali - ha spiegato la Rsu ex Gkn all'assemblea -, il progetto sarà messo a verifica e ne sarà valutato l'abbandono".
"Voglio ringraziare le persone di questa fabbrica cooperativa Gkn per aver mostrato come dovrebbe essere il futuro. Come sicuramente tutti sappiamo – ha detto la stessa Thunberg – la crisi climatica non è solo una questione tecnica che riguarda il passaggio dall'energia da combustibili fossili a quella rinnovabile. Si tratta di progettarlo trovando nuovi sistemi in modo sistematico, dando priorità al benessere. Quando elimineremo e trasformeremo gradualmente i settori che dipendono fortemente dai combustibili fossili i lavoratori non potranno essere lasciati indietro”.
"Stiamo lottando contro gli stessi sistemi distruttivi - ha aggiunto -, che distruggono l'ambiente, destabilizzano i pianeti e mettono le persone, e il pianeta, al di sotto dei profitti economici. Lo stesso sistema che sfrutta il pianeta, le nostre risorse naturali e che sfrutta anche le persone, soprattutto i gruppi e i lavoratori più emarginati. Quindi, ecco perché dobbiamo restare uniti, perché è l'unico modo in cui saremo in grado di vincere questo sistema capitalista fascista che non funziona a nostro favore", ha concluso l’attivista svedese.
Tornando alla risoluzione, i punti principali prevedono: "approvazione del progetto industriale, conferma del supporto della reindustrializzazione dal basso della ex Gkn, nomina del comitato tecnico-scientifico solidale a partecipare ai tavoli istituzionali, convocazione di un tavolo tecnico di reindustrializzazione con le istituzioni, e ampliamento dell'azionariato popolare fino a 2 milioni di euro, nel caso in cui parta tale seria discussione tecnica con istituzioni e finanziatori".
"In assenza di seri passi avanti - si legge nel documento -nelle condizioni finora insoddisfatte per l'avvio del piano entro il 15 di novembre, l'assemblea valuterà se confermare o meno la propria disponibilità all'azionariato. L'abbandono di questo progetto e il cadere conseguente di un esperimento sociale unico non passerà inosservato. Per questo ci impegniamo a un mese di controinformazione crescente e a un momento di mobilitazione assembleare a verifica il 17 novembre".