Firenze, 21 settembre 2024 – Irpef più leggera per circa 140mila fiorentini? Ancora non è una certezza. Ma lo spiraglio è stato aperto dal governo in vista della manovra di bilancio. Il piano di Roma: recuperare risorse per finanziare gli sgravi Irpef al ceto medio. Per farlo serve un tesoretto compreso almeno tra 2,5 e 4 miliardi di euro su scala nazionale. Come anticipato dal viceministro Maurizio Leo al Sole 24 Ore, l’idea sarebbe portare al 33% il prelievo sulla fascia di reddito tra 28mila e 60mila euro. Aliquota che oggi si applica al 35% tra i 28mila e i 50mila euro di reddito. Ad alzare l’asticella sarebbe anche l’aliquota al 43% che, attualmente, si applica oltre i 50mila euro e che, con gli effetti della manovra, sarebbe oltre i 60mila euro. Una manovra però sulla quale il ministro stesso ha raccomandato “prudenza”.
Ma come tutto questo si rifletterà sulle tasche dei fiorentini? Gli sgravi potrebbero riguardare sicuramente una delle platee più ampie degli oltre 280mila fiorentini che nel 2023 hanno presentato la dichiarazione dei redditi relativa all’anno di imposta 2022. Circa 72mila contribuenti che hanno dichiarato fra i 28 e i 50mila euro. Producendo, da soli, una ricchezza superiore ai 2 miliardi di euro.
Praticamente un terzo dei 6 miliardi e 800 milioni di euro dichiarati da tutta la città per lo stesso periodo. In pratica quella che rappresenta il ceto medio fiorentino insieme al gradino più sotto, chi cioè ha dichiarato fra i 15mila e i 26mila euro: altri 75mila residenti. In totale circa 140mila contribuenti che potrebbero vedere un risparmio, in certi casi, non da poco in tasca.
Ancora è presto per capire quanto sarebbe il taglio per ogni contribuente, ma una proiezione è possibile sbirciando i i conti in tasca dei dichiaranti in città. Ogni fiorentino mediamente ha versato all’erario circa 5.800 euro di Irpef ogni anno. Cifra che porterebbe il risparmio annuo, ad esempio, a circa 140 euro per un contribuente con un reddito di poco superiore ai 35mila euro che diventerebbe almeno di 400 euro per chi invece dichiara poco sotto i 50mila euro e sfiorerebbe i 800 euro per chi dichiara poco sotto la nuova soglia di 60mila euro. L’attesa in vista della legge di bilancio intanto sale, ma le buone notizie potrebbero arrivare entro il 30 dicembre.
Fra gli obiettivi del governo restano anche l’estensione della flat tax per gli autonomi a 100mila euro e l’ingresso, dato per certo, nel decreto omnibus del cosiddetto Bonus Natale, 100 euro netti in busta paga che saranno però erogati a gennaio 2025.
Infine resta da affrontare il capitolo delle detrazioni. Oggi infatti sono in vigore 625 tax expenditure tra detrazioni, deduzioni e crediti di imposta e, al momento il governo starebbe valutando su quali detrazioni di minore interesse per i contribuenti, fare una potatura.
Claudio Capanni