NICCOLO' GRAMIGNI
Economia

L’Università di Firenze ospita il Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024

Appuntamento al campus delle Scienze sociali il 3 ottobre

Notte bianca elettorale nel Polo universitario di Novoli (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Notte bianca elettorale nel Polo universitario di Novoli (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 10 luglio 2024 – Le aree urbane occupano il 3% della superficie terrestre, ma ospitano la metà della popolazione mondiale: per questo motivo devono essere considerate il punto di partenza per i provvedimenti volti ad affrontare la crisi climatica, la pandemia o la transizione digitale. Il Festival Nazionale dell’Economia Civile, giunto alla sua sesta edizione, apre i lavori il 3 ottobre al campus delle Scienze sociali dell’Università di Firenze per parlare delle città e dei suoi giovani abitanti e di come essere protagonisti nel disegnare un sistema economico sempre più a misura delle persone. Il modello per una città europea inclusiva e solidale lavora su tre diversi problemi sociali o ambientali, come propone il premio Nobel per la pace Muhammad Yunus ospite di questa edizione del Festival, per lo sviluppo equo delle comunità locali: zero esclusione, zero disoccupazione e zero inquinamento. L’economia civile, attraverso la Carta di Firenze, si impegna ad agire per promuovere la diversità e l'inclusione sociale, sostenere il valore del lavoro e delle persone, coltivare il rispetto e la cura dell'ambiente.  

In collaborazione con l’Ateneo fiorentino, che festeggia i 100 anni dalla sua fondazione, il Festival Nazionale dell’Economia Civile si apre sempre di più agli studenti proponendo una giornata dedicata alle loro idee per la crescita di una società a misura d’uomo e rispettosa dell’ambiente e delle comunità. Gli studenti e i dottorandi di Unifi potranno partecipare a un  hackathon il 3 ottobre e presentare progetti per trasformare Firenze in una “Civil and Social Business City”.   “Le politiche dell’Università di Firenze sono il risultato di una visione che mette al centro i temi dell’inclusione e della sostenibilità nella didattica, nella ricerca e nel public engagement – spiega la delegata Unifi all’inclusione e alla diversità Maria Paola Monaco –. La collaborazione con il Festival Nazionale dell’Economia Civile si inserisce pienamente in questa prospettiva e si pone l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni a progettare la società su basi nuove, secondo questo paradigma”.

“L’idea della Civil Social Business City è fondamentale per mettere a frutto con azioni concrete e sistemiche il lavoro e l’esperienza maturata nell’ambito del Festival Nazionale dell’Economia Civile e l’esperienza delle Social Business City legate allo Yunus Social Business Center dell’Università di Firenze - dichiara Mario Biggeri, docente dell'Ateneo di Economia applicata -. La forza di questa proposta sta nell’incontro tra nuove idee e azioni per uno sviluppo umano integrale dove la generatività sta nel dialogo, nella collaborazione attiva tra i giovani e il territorio, e dove i giovani sono i protagonisti con la loro energia e le loro idee del cambiamento. In sintesi genera un processo di trasformazione e transizione verso un futuro inclusivo sostenibile”.  

“E’ un’occasione importante per lavorare concretamente con i giovani – afferma Leonardo Becchetti, direttore del Festival e co-fondatore NeXt Economia – per sviluppare le loro idee sulla città che vogliono abitare, sui valori e i principi su cui basare la crescita sostenibile delle nostre comunità urbane”.   “Con la Csbc-Civil Social Business City di Firenze, il punto di partenza è quello di realizzare un modello di città universale europea – conclude Luca Raffaele, coordinatore del Festival e direttore generale NeXt Economia -. Le attività del Csbc si focalizzano su fattori locali, tra cui l’identificazione e la soluzione di problemi sociali in chiave globale e la proposta di nuovi modelli di imprenditoria civile, sociale e di comunità; il coordinamento con gli attori locali attraverso alleanze di scopo e patti di comunità e percorsi di valutazione d’impatto sociale e ambientale in grado di avviare un percorso di trasformazione per Firenze Social Impact City”.