Firenze, 13 gennaio 2023 – Sulla multiutility toscana proseguono le proteste. E non solo lato comunale, dove diverse amministrazioni si sono dette contrarie, ma anche dal punto di vista di comitati e associazioni. Tutti questi gruppi sono riuniti all'interno del Coordinamento 'No multiutility' che oggi ha annunciato di voler presentare una mozione nei consigli comunali delle varie città per chiedere ai sindaci di rivedere le loro posizioni. La mozione sarà presentata anche a Firenze, la cui amministrazione è favorevole al progetto della multiutility: l'atto è sostenuto da M5s, Sinistra Progetto Comune e dal consigliere di Italexit Andrea Asciuti.
I servizi pubblici giocano un ruolo essenziale nella vita dei cittadini, devono essere accessibili a tutti anche a coloro che hanno redditi bassi – ha dichiarato il coordinatore del movimento, Rossella Michelotti -. Con la multiutilty noi mettiamo un tipo di società che diventa una holding finanziaria e lo scopo della holding finanziaria è quello di produrre gli utili. Ci sarà un aumento vertiginoso delle tariffe e i Comuni soci vedranno raddoppiati gli utili: Firenze passerà dagli attuali 40 milioni di euro di utili delle partecipati a 88 milioni”. Nel corso di una conferenza stampa a Firenze sono intervenuti Remo Valsecchi, consulente del comitato, e l'avvocato Donella Bonciani che ha spiegato i dubbi su progetto. “Noi contrastiamo questo progetto perché porta ad una estrema privatizzazione dei servizi pubblici – ha detto Bonciani -. Negli atti presentati nei Consigli comunali si spiega che la multiutility porterà ad una maggiore partecipazione e un maggior controllo dei Comuni nella gestione dei servizi pubblici essenziali. Questo non è vero: se si crea un soggetto come questo seguirà logiche di profitto”.