Firenze, 17 aprile 2025 – Un convegno per riflettere su “Overtourism e futuro del turismo”. È stato promosso a Firenze (Hotel Villa Neroli), da Skål Toscana e Skål Italia alla presenza di Tito Livio Mongelli, direttore Skal Europe Academy; Eliodoro Miranda, presidente Skäl Firenze; Ermanno Bonomi, docente di sociologia del turismo e già direttore dell’Apt di Firenze; Maurizio Cecconi, assessore al turismo di Venezia e fondatore di Villaggio Globale; Paolo Cocchi, già assessore a cultura e turismo della Regione Toscana; Paolo Galardi, presidente vicario di Federalberghi Firenze e area metropolitana; Stefano Wittum, albergatore. “Il fenomeno dell’overtourism va sicuramente gestito soprattutto per il suo impatto sulle città – ha detto Paolo Galardi – a partire dal flusso continuativo giornaliero dei visitatori ‘mordi e fuggi’. Potrebbe essere utile pensare al modello Venezia, magari a una tassa di scopo. Sappiamo che non è facile, ma l’amministrazione comunale di Firenze ha fatto intanto una cosa intelligente cercando di regolamentare gli affitti selvaggi, a tutela dei residenti”. “Il tema dell’overtourism – ha proseguito il professor Ermanno Bonomi – provoca reazioni polarizzate, spingendo le persone a essere apocalittiche e troppo ottimiste. Noi crediamo che debba essere trattato in un altro modo, partendo dal concetto di turistificazione, ovvero dall’analisi di un modello economico basato quasi solo ed esclusivamente sul turismo. Proprio la turistificazione porta alla perdita di identità delle città, che va dunque ricostruita puntando per esempio sul settore della cultura, che bene può integrarsi col turismo”. “I ragionamenti di oggi sulla pressione turistica in questa città mi hanno portato a pensare a quello che affrontiamo ogni giorno anche a Venezia – ha dichiarato Maurizio Cecconi – . Il problema è rendere compatibile il turismo con la città. E questo diventa possibile quando il turismo stesso non è l’unica forma produttiva”. “Secondo le previsioni, entro 10 anni il numero di turisti raddoppierà: un dato incredibile per una città come Firenze che già adesso ha difficoltà a gestire il fenomeno, con importanti ricadute sulla vivibilità del centro storico – ha proseguito il professor Bonomi –. È importante dunque muoversi nella direzione di una programmazione dei flussi turistici e dell’urbanistica: dobbiamo essere in grado di selezionare e puntare sul turista consapevole che cerca la Firenze “autentica””. Skal International è la più grande organizzazione di professionisti di viaggi e turismo del mondo che abbraccia tutti i 32 settori dell’industria. È stata fondata come associazione internazionale nel 1934 ed è riconosciuta dal Wto. Ha sede in 5 continenti, con 350 Club in più di 100 nazioni e conta circa 15mila soci fra albergatori, agenti di viaggio, tour operator, vettori compagnie aeree, giornalisti ed accademici del turismo. Skal International Italia, quindi, ha iniziato la sua attività nel 1951, conta 9 club e contano quasi 300 soci, tutti professionisti del turismo.
EconomiaOvertourism a Firenze, fra criticità e possibili soluzioni