Firenze , 9 febbraio 2022 – Non c'è pace per le famiglie toscane, alle prese con i rincari dei prezzi dei prodotti di largo consumo e dell'energia. In questi ultimi giorni è schizzata sopra quota 2 euro anche la benzina. Secondo quanto emerge dall'Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo Economico (rilevazioni di mercoledì 9 febbraio), sono ormai molti nella regione i distributori di carburante che servono la benzina verde anche oltre 2 euro al litro. Maglia nera l'isola del Giglio, dove la verde raggiunge il prezzo record di 2,239 euro il litro, sia servita che self, e il gasolio raggiunge i 2,089 euro al litro. Sempre secondo l'Osservatorio del Mise schizza sopra quota 2,2 anche la verde servita nell'area di servizio di Badia al Pino (2,229), sull'autostrada A1 Milano Napoli, direzione nord, al distributore di via Federigi a Seravezza (2,204), in provincia di Lucca, presso la stazione di servizio in via provinciale nord a Rapolano Terme, in provincia di Siena (2,214), in quella in viale Petrarca a Livorno (2,219). A quota 2,209 è la verde servita in viale Diaz a Montevarchi e in via Covetta a Carrara, 2,208 sulla A1 Milano Napoli al chilometro 321+500, all'altezza di Reggello, in provincia di Firenze. E ancora: 2,199 al distributore sull'A12 Versilia, 2,169 a Massarosa, in provincia di Lucca, 2,139 in via Leonardo da Vinci a Prato e a 2,109 in via Roma a Figline e Incisa Valdarno.
I carburanti nella top ten dei rincari di gennaio 2022
Secondo le elaborazioni dell'Unione nazionale dei consumatori, Unc, al primo posto della classifica dei rincari annui di gennaio 2022 dei prodotti non alimentari si trova il gas, con un +62,5% rispetto a gennaio 2021. Seguono energia elettrica (+62,1%), gpl, metano e ricarica elettrica (+41,1%), gasolio per riscaldamento (+21%). Al quinto e sesto posto ci sono, rispettivamente, il gasolio per i mezzi di trasporto, che segna un +20,2%, e la benzina, che sfiora il +19%.
Unc: “Stangata di quasi 400 euro per le famiglie”, solo considerando il caro-carburante
"La benzina in modalità self service sfonda la soglia di 1,8 euro al litro. Non accadeva dall'11 marzo 2013, quasi 9 anni fa, quando arrivò a 1,804 euro al litro. Non solo, ma raggiungendo i 1,819 euro al litro tocca un primato dal 22 ottobre 2012, ossia oltre 9 anni e 3 mesi fa, quando era 1,825 euro". E' quanto afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, sulla base dei dati settimanali del ministero della Transizione Ecologica. "Anche per il gasolio, a quota 1,691 euro al litro, si tratta di un record dall'11 marzo 2013, quando era pari a 1,699 euro al litro", denuncia Dona. "Dall'inizio dell'anno, in meno di un mese e mezzo, un litro di benzina è rincarato di circa 10 centesimi, pari a 4 euro e 99 centesimi a pieno, mentre un rifornimento di gasolio costa 5 euro e 26 centesimi in più, pari, rispettivamente, a 120 e 126 euro su base annua", prosegue Dona. "In un anno esatto, dalla rilevazione dell'8 febbraio 2021, quando la benzina era pari a 1.489 euro al litro e il gasolio a 1.361 euro al litro, un pieno da 50 litri costa 16 euro e 52 centesimi in più per la benzina e 16 e 50 per il gasolio, con un'impennata, rispettivamente, del 22,2% e del 24,2%. Un balzo che equivale, su base annua, a una stangata pari a 396 euro all'anno sia per la benzina che per il gasolio", aggiunge Dona.
"Il Governo si occupa solo, e in modo insufficiente, di luce e gas, ma non si rende conto che anche la benzina sta facendo esplodere l'inflazione, attraverso i rialzi di tutti i prezzi dei beni trasportati su gomma. Per questo Draghi, nel prossimo consiglio dei ministri, dovrebbe diminuire le accise di almeno 20 centesimi, sterilizzando gli aumenti che stanno svuotando le tasche degli automobilisti", conclude il presidente di Unc.