Firenze, 21 settembre 2023 – Nel libro d’oro della storia del calcio ci sono giorni da cerchiare in rosso. Uno di questi è stato il 21 settembre del 1986. Era domenica, precisamente la seconda giornata di campionato, e in Serie A fece il suo esordio in Fiorentina-Sampdoria Roberto Baggio, a soli 19 anni. "Ho avuto la fortuna di veder giocare Meazza e ho pensato a lui quando ho visto Baggio". Parole che Gianni Brera pronunciò tre anni più tardi, precisamente nel 1989, quando il codino ancora non ornava la chioma di Roby, ma il suo talento aveva già conquistato tutti.
La sua è stata una carriera quasi irripetibile, capace di accendere la fantasia di tifosi, appassionati di calcio, tecnici e colleghi. Baggio è stato e resta ancora un'icona, un monumento al calcio, capace di attivare strani episodi di feticismo: in Giappone ad esempio, come in Cina, spesso sono stati messi in commercio addirittura le lenzuola dove l'ex fantasista dai piedi magici aveva dormito. I gol a Italia '90, il rigore sbagliato a Pasadena, le magie su punizione e non solo, il 'tradimento' dalla Fiorentina alla Juve, gli infortuni e le rinascite, la conversione al buddhismo, due scudetti vinti, con la Juventus e il Milan, una Coppa Uefa e il Pallone d’oro nel 1993: tutto in un 'divin codino': Baggio è stato uno degli ultimi 10 che resterà indimenticabile.
Nasce oggi
Leonard Cohen nato il 21 settembre del 1934 a Westmount, Quebec. Era arrivato alla musica tardi, quando aveva trent'anni. Accanto a quello musicale, ha lasciato un corpus letterario, tra romanzi (per esempio "Beautiful Losers") e raccolte di poesie, che gli garantisce un posto di rilievo nella letteratura anglosassone. Ha scritto: “C’è una crepa in ogni cosa. Ed è da lì che entra la luce”.